In vista delle prossime elezioni amministrative, Piuculture intervista Patrizio di Tursi, candidato alla Presidenza del Municipio Roma II per Marchini sindaco
1. Quali forze politiche raccoglie la sua lista?Lista Marchini, Forza Italia, Roma popolare, Storace per Marchini sindaco. Movimento cantiere Italia.
2. Perché ha deciso di candidarsi nel Municipio II?Perché sono consigliere da dodici anni nel Municipio II, sono tenente colonnello, comandante del primo battaglione dei granatieri. Per il piacere di essere nato, di vivere e lavorare nello splendido territorio del Municipio II dove ci sono il 95% delle ambasciate, le ville più belle, c’è la cultura con La Sapienza, Luiss, il Maxxi, il Macro, l’Auditorium. Dal punto di vista sportivo il Pd ha lasciato andare un po’ di cose. Lo stadio Flaminio è chiuso, molte ville sono state chiuse, dobbiamo metterci la faccia per questo mi sono ricandidato, questa però è la prima volta come Presidente.
3. Quali sono i 3 principali problemi del territorio nel quale si candida?Beh c’è un degrado assoluto, ma la problematica principale da rivedere è quella del sociale, soprattutto verso i disabili e le persone anziane. Anche la situazione scolastica degli asili nido necessita interventi: hanno liste d’attesa lunghissime. I progetti per la terza età sono stati ridotti. Io sono stato vicepresidente della commissione bilancio del municipio e l’ho detto più volte, ma non è stato percepito dal Pd. E poi c’è il problema della sicurezza, del degrado delle strade limitrofe alle ville.
4. Il Municipio II ha 176mila abitanti, oltre 20mila sono stranieri. Quali le 3 prime azioni per agevolare l’incontro fra culture diverse?E’ necessario fare protocolli d’intesa con le ambasciate. Io sono stato molto attento in passato alla comunità filippina, molto numerosa nel nostro territorio. Per esempio a piazzale Ankara in passato è stata organizzata la festa nazionale delle Filippine. L’importante è capire come rispettare le reciproche tradizioni. Se gli stranieri amano i romani è giusto collaborare, ma bisogna lavorare per questo. Non sono cose che si fanno in un giorno o in una settimana. Serve un progetto.
5. Sta seguendo l’iter della legge di cittadinanza? Cosa pensa in merito a questa legge?É una legge al livello nazionale e quindi da rispettare. Non è al livello municipale, dunque.
6. Quali soluzioni per evitare il ripetersi del malaffare legato all’accoglienza di migranti (caso mafia capitale)?Bisogna dare leggi certe e chiare e uguali per tutti nel rispetto di migranti e dei cittadini che qui hanno sempre abitato.
7. Ritratto:che studi ha fatto? Ha famiglia? Hobby?Mi sono laureato a Torino in Scienze politiche con indirizzo politico-internazionale, sono stato comandante nell’operazione “Vespri siciliani” per sette anni a Catania contro la mafia, poi a Barletta, sono stato eletto al COCER. Sono stato promotore e primo firmatario del carabiniere poliziotto di quartiere collegato ai vigili urbani per aiutare i cittadini. Non sono sposato. Ho diversi hobby: cultura, sport, lettura, viaggiare, amo i musei e ce ne sono molti nel Municipio II.
9. Quale è l’ultimo piatto di cucina straniera che ha mangiato o cucinato?Il couscous ma non l’ho cucinato io.
10. Vorrebbe aggiungere qualcosa che per lei è importante per il Municipio II e che non abbiamo affrontato nelle domande precedenti?È importante guardare i profili di chi si candida alla guida del Municipio. I municipi sono importanti, ma difficili da coordinare. Nel Municipio II c’è un caos totale, ma con giuste personalità. Bisogna vedere il loro passato, se hanno avuto sotto di loro dei dipendenti. Negli ultimi anni c’è stato un non governo.
Elena Fratini(31/05/2016)