Raffaele Timperi: a Roma non basta un cambio serve una rivoluzione

13221502_10208902422180657_2226015341738527985_nIn vista delle prossime elezioni amministrative, Piuculture intervista Raffaele Timperi, candidato alla Presidenza del Municipio Roma II per il Partito comunista.1. Quali forze politiche raccoglie la sua lista?Partito comunista2. Perché ha deciso di candidarsi nel Municipio II?E’ il municipio in cui vivo da 15 anni, la mia non è una candidatura personale ma come per tutte le candidature del Partito Comunista è stata una decisione collettiva, di assunzione di responsabilità nell’ottica del rafforzamento del Partito dei lavoratori, degli studenti e dei pensionati dei lavoratori e delle classi popolari, il Partito Comunista.3. Quali sono i 3 principali problemi del territorio nel quale si candida?I problemi sono molti e comuni a tutta Roma anche se in alcuni municipi, più periferici, sono presenti in maniera maggiore. Non ci sono soldi e per questo la nostra precondizione è la rottura del patto di stabilità, che di fatto blocca ogni possibilità di investire nella spesa sociale e nei servizi pubblici. Il patto di stabilità rappresenta la garanzia per le classi dominanti che ogni soldo a bilancio del Comune finisca nelle tasche degli speculatori e delle grandi banche per ripagare il debito di Roma Capitale. Un debito accumulato negli anni grazie ai molti sprechi, ad esempio la città dello sport a Torvergata costata 6 volte il prezzo iniziale e attualmente abbandonata o la città del rugby a Spinaceto dove si sono accorti che il campo era più corto di venti metri di quanto preveda la federazione internazionale e hanno abbandonato i lavori, per non parlare della Metro C. Sono stati spesi per intero i soldi destinati e a fronte di lavori fatti a metà e Tronca ha abbonato il debito ai costruttori. Poi un altro problema è quello degli asili i cui dipendenti sono precari da 36 mesi. L’Ue dice che la pubblica amministrazione ha l’obbligo di assunzione ma non può a causa proprio del Patto di Stabilità, anche se ne hanno il diritto e lo stesso si ripeterà per i prossimi che verranno assunti per tre anni. Le associazioni poi, che sono fondamentali nel nostro territorio perché erogano ciò che il comune non è in grado di dare, vengono chiuse perché nella politica di Tronca gli si chiede di pagare cifre impensabili, arretrati di luce e affitti che ovviamente non si possono permettere. Un esempio è l’associazione “Il grande cocomero” a San Lorenzo, che si occupa di neuropsichiatria infantile sul territorio. Chiudono strutture che offrono anche assistenza medica senza un’alternativa che sia in grado di sostituirle. Noi comunisti crediamo che i servizi pubblici dovrebbero essere assegnati a lavoratori pubblici. La privatizzazione peggiora il servizio e le condizioni stesse dei lavoratori a fronte di un costo maggiore per il Comune.4. Il Municipio II ha 176mila abitanti, oltre 20mila sono stranieri. Quali le 3 prime azioni per agevolare l’incontro fra culture diverse?Tante associazioni producono cultura e integrazione non è una cosa che si può fare a freddo. Quando le persone lavorano insieme, collaborano, non c’è razzismo ma tolleranza perché non si percepisce l’estraneità. C’è paura se non si conosce. Bisogna quindi invertire radicalmente la rotta e lottare per l’eliminazione del provvedimento che chiede il pagamento e quindi la chiusura delle associazioni per poi prendere i beni immobiliari e venderli.5. Sta seguendo l’iter della legge di cittadinanza? Cosa pensa in merito a questa legge?Il lavoratore straniero è visto come una minaccia dal lavoratore italiano: i padroni sfruttano i primi e contrattano a ribasso con i secondi. Bisognerebbe evitare questo, dando a tutti gli stessi salari e garantendo la piena uguaglianza. Siamo contro il perbenismo della sinistra borghese che descrive l’immigrazione come un fenomeno naturale, quasi romantico. Ci sono guerre che Sel e il Pd hanno sostenuto e sostengono. Hanno sostenuto i tagliagole siriani e l’imperialismo e dall’altra parte hanno un atteggiamento assistenzialista ipocrita da buoni cattolici.6. Quali soluzioni per evitare il ripetersi del malaffare legato all’accoglienza di migranti (caso mafia capitale)?Il sistema va ripensato completamente. E’ stato pensato sin dalle origini per trarre profitto. Chi li gestisce, anche la chiesa, partecipa a bandi che puntano a ribasso sui salari degli operatori offrendo servizi senza professionalità. Bisognerebbe creare occupazione per assunzioni nelle società pubbliche che sono sotto organico al 25%. Manca un lavoratore su quattro quindi un piano di assunzioni che non viene fatto perché il sistema è bloccato.30.000 persone si trovano in emergenza abitativa e ci sono 200.000 immobili sfitti. Non seconde case di privati cittadini ma grandi società immobiliari che le usano per speculare. La nostra proposta è l’esproprio dei fondi di proprietà. Bisogna assolutamente risolvere il problema dell’emergenza abitativa.7. Ritratto:che studi ha fatto? Ha famiglia? Hobby?Non voglio parlare della mia vita privata, credo che la personalizzazione della politica sia una pessima abitudine che mortifica le idee a cui tanti ragazzi ed uomini dedicano la propria vita.8. Quale è stato finora il suo impegno civile e/o politico?Faccio politica da quando ho 16 anni nei comitati studenteschi successivamente nella gioventù comunista e poi nel Partito.9.Quale è l’ultimo piatto di cucina straniera che ha mangiato o cucinato?Anche questo va un po’ sul personale.10. Vorrebbe aggiungere qualcosa che per lei è importante per il Municipio II e che non abbiamo affrontato nelle domande precedenti?Le questioni sarebbero tantissime, pensiamo che vada rovesciato e ripensato totalmente l’attuale politica nei municipi e nel comune per poter sanare gli enormi problemi di questa città.

Elena Fratini(31/05/2016)