Imprenditori immigrati dell’anno

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Immaginate un’azienda in crisi in uno dei periodi più neri dell’economia italiana, europea e mondiale, il 2011. Immaginate nove dipendenti tutti italiani in fibrillazione. Immaginate un migrante – uno dei tanti che i nostri schemi mentali vedono solo come “alle dipendenze” di qualcuno e difficilmente guida- che dice “ora fidatevi di me, guiderò io l’azienda”. Non é una favola, ma la storia di Madi Sakande. Migrante proveniente dal Burkina Faso, vincitore assoluto del MoneyGram Award dell’imprenditoria immigrata in Italia 2016, assegnato a Roma il 16 giugno, alla presenza della Presidente della Camera Laura Boldrini.

In Italia dal 1997, Madi porta con sè gli studi in biologia. Perfeziona la conoscenza della “catena del freddo”. Fondamentale conservare bene i cibi in un tempo di cambiamenti climatici. E dopo anni come agente tecnico commerciale nel settore e un po’ di esperienza nel campo manageriale decide di provare il colpo. La conoscenza del mercato c’è, quella sui prodotti pure. Si va. Inizia l’avventura “sempre nel segno del dialogo con i dipendenti”. Bisogna “cambiare tutto”, “capire il loro stato d’animo” e “esporre le proprie idee”. Oggi la sua azienda New Cold Sistem srl fattura 2 milioni di euro. Ma lui non si aspettava di vincere questo premio “ho scelto di mettermi sotto i riflettori perché la mia storia potesse essere utile agli altri”.

Un esempio quello di Madi come se ne potrebbero trovare altri tra le 650 mila imprese stimate guidate da immigrati in Italia. “Sono contenta di restituire questo senso di gratitudine a quanti hanno deciso di venire nel nostro Paese” ha dichiarato Boldrini. Poi ha aggiunto “la crisi demografica potrà essere superata anche grazie a politiche per la famiglia e ai nuovi arrivi, offrendo il diritto di cittadinanza italiana. Sono certa che questo riconoscimento innescherà un effetto calamita che stimolerà altri a far meglio”.

Non solo Madi Sakande – Premio all’Imprenditore Immigrato dell’Anno – nell’appuntamento annuale con le eccellenze dell’imprenditoria immigrata in Italia. L’egiziano Ghapios Garas ha vinto il riconoscimento per la categoria Crescita del Profitto. Per l’Imprenditoria Giovanile il premio è andato al cinese Sijie Xie. Il Premio MoneyGram Award per l’Innovazione è stato assegnato a Reza Paya. Per la categoria Occupazione il riconoscimento MoneyGram è andato al filippino Nestor Malabanan. La medaglia d’oro per la Responsabilità Sociale è andata a Roberto Carlos Falconi Rivero. Premio Speciale per l’Arte e la Cultura è stato assegnato a Takoua Ben Mohamed

Proprio Takoua racconta “scrivo e disegno fumetti raccontando storie vere di persone e delle problematiche della società di oggi:razzismo, immigrazione, integrazione, diritti umani, diritti dell’infanzia, violenza contro le donna”. Della sua storia dice “sono arrivata in italia all’età di otto anno, nel 1999, insieme ai miei fratelli e mia madre per conoscere mio padre esiliato qui, per via della dittatura che c’era in Tunisia. Del suo percorso di integrazione afferma “Sicuramente ho riscontrato momenti difficili nella mia strada, non solo come “straniera” cresciuta in italia, anche se mi sento italiana, non solo come musulmana velata, ma soprattutto come donna.
Le donne hanno maggiori difficoltà a costruirsi una professione, poi se si è anche considerata “straniera”, le cose sono più difficili, e il velo rende la cosa ancora più complicata. Molte si abbattono e mollano i loro sogni, ma personalmente ho preferito combattere per realizzare ciò che ho sempre desiderato.  Sono terribilmente ottimista, e non perdo la speranza”.

Madi, Takoua e questo premio consegnano all’Italia tante belle storie non favole ma realtà.

Fabio Bellumore
(23 giugno 2016)