I progetti nelle scuole per favorire l’integrazione dei migranti

astalli1Il 28 ottobre, all’Auditorium del Massimo a Roma, si è svolta la premiazione dei concorsi “Scriviamo a colori” e “La scrittura non va in esilio” organizzati dal Centro Astalli e giunti rispettivamente alla seconda e alla decima edizione, ai quali hanno partecipato gli studenti di scuole medie e superiori. Quest’anno, fra i giurati del premio per le medie,  era presente anche Piuculture.“Tramite i progetti nelle scuole, denominati Finestre ed Incontri, gli studenti hanno potuto conoscere le storie dei loro coetanei migranti e richiedenti asilo. All’inizio c’era paura negli occhi dei ragazzi che dei migranti conoscono i messaggi negativi veicolati dai media, ma poi con la conoscenza, l’integrazione avviene naturalmente.” A raccontarlo è Rosa De Pasquale, capo del dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del MIUR, ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che prosegue: “in Italia, grazie alle seconde generazioni, si è riusciti a creare un ponte tra istituzioni, scuola e migranti. Ciò porta a rispettare e valorizzare le persone.”

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Padre Camillo Ripamonti, direttore del Centro Astalli, si sofferma sull’impegno dei gesuiti nell’accoglienza e l’integrazione dei migranti: “la nostra sfida è fare in modo che non ci debbano più essere migrazioni causate da guerre e conflitti. Intanto ci impegniamo a migliorare l’accoglienza e l’integrazione”. Durante la premiazione sono stati anche letti i racconti dei ragazzi che hanno partecipato al concorso. Da questi emerge il disagio di essere guardati come diversi sui mezzi pubblici, il racconto delle torture nel proprio paese d’origine, i pregiudizi nei confronti di chi emigra; è stato anche toccato il tema della libertà di stampa e di come i media spesso presentino il migrante come terrorista.

Per far arrivare un messaggio nuovo ed educativo ai ragazzi occorrono linguaggi diversi e vicini a loro, lo sa bene il rapper Amir Issa che con i suoi brani gira le scuole di tutte le regioni d’Italia. Issa racconta la sua esperienza: “sono figlio di migranti, vent’anni fa non era facile avere un nome straniero in una scuola italiana, adesso per fortuna la situazione è molto cambiata.”Dopo la musica c’è nuovamente spazio per le parole: viene presentato il libro Io sono con te di Melania Mazzucco che ha raccontato la vita difficile di Brigitte, una donna migrante del Congo. L’autrice spiega: “tramite una singola storia siamo riuscite a parlare dei problemi delle donne migranti e soprattutto abbiamo ad esse dato fiducia nelle prospettive fuori dal loro paese d’origine”.

Tante le premiazioni dei ragazzi partecipanti, tra cui quella della vincitrice di Scriviamo a colori, Alessia Dule, prima classificata con La nave della salvezza, racconto del papà emigrato dall’Albania negli anni ’90. A fine mattinata l’ultima premiazione: quella della vincitrice del concorso per le scuole superiori, Bianca Colella, autrice del racconto Ieri, oggi, domani, una storia che ci riporta indietro nel tempo e ci ricorda di quando i migranti andavano verso l’America.

I concorsi promossi dal Centro Astalli pongono l’accento sull’importanza dell’educazione degli studenti all’accoglienza e all’inclusione, elementi attuali ed imprescindibili.

Marzia Castiglione Humani

(31 ottobre 2016)

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