L’#AssessoreRisponde: la Baldassarre sull’accoglienza dei migranti

Laura Baldassarre, Assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale di Roma Capitale, in una diretta su Facebook ha risposto per trenta minuti alle domande dei commenti al suo post.

Laura Baldassarre, Assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale di Roma Capitale

Sul tema dell’accoglienza dei migranti transitanti ha dichiarato:

Il prossimo incontro con il Comitato di Quartiere Tiburtino III lo avrò la prossima settimana. È chiaro che noi dobbiamo ascoltare, ma poi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità per dare una risposta a tutti. Su questo vorrei anche creare un po’ di suspence, perché abbiamo pensato collettivamente sia al tema di come accogliere vicino alla Stazione Tiburtina i migranti transitanti, sia a come garantire dignità e decoro a tutta la zona. Questo vorremmo farlo con i cittadini grazie a un’attività di partecipazione e di progettazione partecipata: ci sono dei luoghi intorno alla stazione Tiburtina sui quali insieme all’Assessore Paolo Berdini, Assessore all’Urbanistica e Infrastrutture, stiamo lavorando e vorremmo farlo insieme ai cittadini. Non vogliamo mettere qualcuno prima e qualcuno dopo: nessun escluso è anche una pratica quotidiana.”

Una riforma del sistema dell’accoglienza, non più tematica transitoria, per proporre un modello sostenibile sia per le persone che arrivano, per chi nasce a Roma da famiglie straniere sia per i romanissimi, è la nuova sfida per il futuro.

Sul territorio romano da una parte dobbiamo bloccare gli arrivi, questo lo dico chiaramente, perché se vogliamo dare un’accoglienza di qualità devono essere dei numeri sostenibili e queste persone devono essere considerate realmente come persone che hanno diritto a un futuro, chiaramente nel rispetto delle regole che devono conoscere, quindi devono imparare l’italiano. Dall’altra aumentare quanto più possibile la loro possibilità di contribuire fattivamente al bene di questa città e su questo un esempio è il Canada dove è attivo un sistema a catena di formazione permanente, che permette prima al migrante di potersi formare e poi diventare lui stesso formatore. Questo comporta anche una riduzione dei costi per l’amministrazione.”

La sfida è aperta!

Silvia Costantini
(25 Gennaio 2017)