“Venezuela. Il crollo di una rivoluzione” della giornalista italo-venezuelana Marinellys TremamunnoRaccontare il Venezuela di oggi è un’impresa difficile, occorre avere l’umiltà e la capacità di immergersi in un paese molto lontano dall’immaginario che gli italiani conservano nel cuore: a riuscirci è stata Marinellys Tremamunno una giovane giornalista italo-venezuelana, con il libro “Venezuela. Il crollo di una rivoluzione” (Edizioni Arcoiris) presentato alla Fondazione Craxi lo scorso 5 aprile. Il libro ripercorre puntualmente la crisi del suo paese.“Bisogna far luce su ciò che accade in Venezuela”, racconta l’autrice: “Ho sentito la responsabilità di essere voce di chi non ha voce”. Quella che è stata accolta in tutto il mondo come una rivoluzione in realtà sembra non esistere più, e il Venezuela vive una delle crisi più profonde che abbia mai conosciuto: l’inflazione oltre l’800%, la scarsità di farmaci e di cibo, la censura sempre più dilagante, il degrado sociale che ha raggiunto nel 2016 il suo apice con oltre “28479 morti a causa della criminalità, circa 78 al giorno”, spiega Tremamunno.Una situazione complessa, aggravata dalle repressioni attuate nei confronti di chi scende in piazza per far sentire la propria voce: “sono oltre 118 i prigionieri politici che si trovano in carcere e il numero è destinato ad aumentare”. Emblematico il caso del sindaco di Caracas Antonio Ledezma, prelevato il 19 febbraio 2015 dal suo ufficio con l’accusa di cospirazione e ancora in attesa di un processo, come racconta sua figlia Vanessa.Ma spiegare un Paese e le sue crisi non è compito solo delle parole: spesso le immagini e l’ironia arrivano laddove la cronaca non riesce ad arrivare. E così fanno capolino tra le pagine del libro 33 vignette di Fernando Pinilla, un giovane artista che attraverso la satira disegna la realtà del Venezuela, spesso sfidando la censura. Chi può sceglie di andare via, proprio dal luogo che in passato ha saputo accogliere moltissimi italiani, ora terra di esodo. Raccontare il Venezuela di oggi è un’impresa difficile: occorre avere l’umiltà di immergersi in un paese mutato e saper guardare oltre le ideologie e le sue pericolose derive politiche.
Laura Efrikian nel suo libro: “L’amore di vivere è necessario”
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