Si è concluso venerdì 14 luglio il progetto interculturale del centro estivo di Piuculture all’Istituto Winckelmann di via Lanciani: una festa non solo per gli alunni stranieri e italiani protagonisti delle diverse attività del progetto, ma anche per i genitori, “ospiti d’onore” che sono stati coinvolti nella fase finale del laboratorio teatrale, diretto da Emilia Martinelli.La giornata finale del centro estivo è stata per tutti un momento di importante condivisione: dopo i giochi, i bambini si sono riuniti per raccontare le loro “prime volte”, ovvero i loro ricordi ed esperienze più speciali. “La prima volta che ho camminato”, “la prima volta che ho cucinato da solo”, “la prima volta che mi ha sgridato la maestra”, “la prima volta che mi sono sbucciata le ginocchia”, “la prima volta che ho avuto una sorella”, “la prima volta che mi hanno fatto una puntura”, “la prima volta che ho visto uno squalo”, sono solo alcuni dei tanti momenti speciali che i bambini hanno conservato nella loro memoria e che hanno condiviso con tutti, in un importante momento di auto-narrazione in lingua italiana.Antonella Trezzani, responsabile del progetto, finanziato dall’8×1000 della Chiesa Valdese e giunto al terzo anno di attivazione, ha così commentato la giornata conclusiva: “La contentezza dei genitori nel vedere i loro figli comunicare i loro desideri e i loro ricordi in lingua italiana è stata grande. Le mamme e i papà hanno partecipato in gran numero alla festa finale del centro estivo, e quello che ha più colpito i volontari è stato lo stupore degli stessi genitori: indubbiamente il centro estivo ha rappresentato per loro un prezioso supporto che ha facilitato la gestione dei figli e dell’attività lavorativa. Ma la loro soddisfazione si è espressa soprattutto con l’apprezzamento e il riconoscimento del valore interculturale del nostro lavoro“. Ilaria Paoletti, coordinatrice del centro, racconta che i genitori dei piccoli alunni stranieri continuano a mandare messaggi di ringraziamento e gratitudine ai maestri.”Nonostante le difficoltà iniziali nel gestire e rendere coeso un gruppo molto disomogeneo, i volontari sono riusciti a creare alla fine del progetto un clima di serenità tra ragazzi e la festa di venerdì scorso è stata indubbiamente un momento di condivisione che li ha resi molto felici”, spiega Antonella Trezzani.Il laboratorio teatrale è continuato poi con il racconto delle città dei sogni dei bambini.”Vorrei una città sull’albero”, “voglio vivere in Romania, Romania è il mio posto”, “la mia città ideale è fatta tutta da mangiare”, “la mia città è Marelandia perché nel mare ho tanti pesci”, “una città piena di natura”. Qualcuno non padroneggia ancora bene l’italiano e parla della sua città ideale nella propria lingua, aiutato dalla traduzione in italiano dei bambini connazionali che vivono in Italia da più tempo. Le città immaginarie sono state poi trasferite sulla carta, diventando coloratissimi cartelloni, delle piccole opere d’arte mostrate ai genitori.Giochi, teatro, lavoretti manuali, ma anche studio della lingua italiana: il centro estivo di Piuculture è stato un vero e proprio momento di intercultura, ma anche di preparazione per il nuovo anno scolastico. I bambini stranieri sono stati seguiti dalle insegnanti di italiano Simona e Federica Messina, per affrontare, sicuramente più forti, l’inizio della scuola a settembre.
Elisabetta Rossi
con la collaborazione di Ilaria Paoletti
(21 luglio 2017)
Foto di Ilaria Paoletti
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