Il portale Juma – Refugees Map Services: obiettivo è fare rete e valorizzare buone prassi di accoglienza

Che cos’è Juma – Refugees Map Services

Juma è il nome di un rifugiato afgano che oggi ha ventisei anni. Quando è arrivato in Italia, Juma era ancora minorenne. Attraverso un lavoro di rete delle associazioni italiane, tra cui Arci, e greche, il ragazzo è riuscito a ricongiungersi con un parente titolare della protezione umanitaria in Italia. Ed è proprio la condivisione di informazioni tra le diverse associazioni che ha permesso la creazione di una rete, grazie alla quale Juma è riuscito a diventare consapevole dei propri diritti e a costruirsi un futuro.Esattamente una settimana fa, giovedì 15 marzo, è ufficialmente nato il portale online Juma – Refugees Map Services, uno strumento che raccoglie e presenta in maniera chiara ed estremamente pratica la mappatura completa dei servizi rivolti ai richiedenti d’asilo e ai titolari di protezione internazionale e umanitaria.

pagina del sito di Juma – Refugees Map Services : www.jumamap.com
Il progetto nasce dalla collaborazione di ARCI e UNHCR con l’ambizione di creare una mappatura aperta, ovvero in costante crescita: “Ad oggi i servizi mappati sono 830, ma a una settimana dalla nascita del portale abbiamo ricevuto oltre quaranta nuove candidature da parte di enti che operano nel sistema asilo”, spiega Valentina Itri, coordinatrice del progetto e del servizio di numero verde per i rifugiati e richiedenti asilo dell’Arci. Il numero verde è attivo dal 2006, ma la mappatura del portale Juma offre ai beneficiari diretti del sistema asilo un aiuto in più: il portale è configurato per essere visibile chiaramente su smartphone, così i servizi più vicini possono essere rintracciati e raggiunti semplicemente, anche con l’aiuto del calcolo di percorso di Google Maps.Questi servizi comprendono:

  • Accoglienza
  • Assistenza sanitaria
  • Scuole di italiano
  • Orientamento al lavoro
  • Assistenza amministrativa/legale
  • Assistenza psico-sociale
  • Centri antiviolenza di genere

Il sito: www.jumamap.com

www.jumamap.com
Così, con pochi rapidi passaggi, l’utente può facilmente trovare il servizio di cui ha bisogno. Il sito web del portale non solo è semplice da esplorare, ma è facilmente consultabile dagli stranieri che non hanno conoscenza o padronanza della lingua italiana, in quanto la pagina ha l'”opzione multilingue”: al momento le lingue disponibili sono cinque (italiano, francese, inglese, arabo e cinese), alle quali si aggiungeranno anche il tigrino, l’amarico, il somalo e il farsi.Altrettanto facile è per gli enti erogatori di servizi la procedura per candidarsi ad entrare nella mappatura nazionale: si compila un semplice form e in breve tempo, una volta contattati dal portale, si perfeziona la registrazione.

Gli obiettivi

Tra gli obiettivi principali del portale c’è la costruzione e l’ampliamento di uno strumento di uso comune che permetta ai rifugiati, richiedenti asilo e stranieri sul territorio nazionale di essere informati sui propri diritti, di districarsi nei meandri della burocrazia, di conoscere i servizi più vicini a cui possono accedere.Ma non solo: questa piattaforma permette ad ogni singolo soggetto, pubblico o privato, sul territorio di confrontarsi con altri attori del sistema asilo, far conoscere il proprio lavoro e produrre un aggiornamento continuo dei dati. Nei casi di centri di accoglienza o associazioni nati recentemente, l’adesione al portale permette anche di evitare un iniziale isolamento. “In questo periodo, sappiamo che il clima generale rispetto alle tematiche dell’accoglienza non è dei migliori. Ma il portale conta numerosissime associazioni di volontariato, enti, centri di accoglienza, che mettono in atto buone prassi, e uno dei nostri obiettivi è quello di farle conoscere, rafforzarle e valorizzarle“, spiega Valentina Itri. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha giudicato in maniera estremamente positiva l’iniziativa e sta supportando e incoraggiando la candidatura agli enti che si occupano di asilo.”A breve partirà un tour informativo in tutta Italia, che verrà condotto attraverso incontri informali rivolti ai rifugiati e richiedenti asilo. Gli incontri saranno presentati in diverse lingue, grazie al lavoro di mediatori esperti”, conclude Itri.Informazioni: