Tre Volti che sarà nelle sale a partire da giovedi prossimo, si svolge nell’arco di un giorno di viaggio in macchina nel nordest rurale del paese, dove lo stesso Panahi, ancora una volta nei panni dell’autista,  è protagonista insieme alla famosa attrice Behnaz Jafari. A lei arriva  il video sconvolgente girato da Marziyeh, la giovanissima ragazza che vuole studiare e andare al Conservatorio, che la supplica di aiutarla a convincere la sua famiglia a lasciarla libera. In caso contrario le fa capire di essere pronta a uccidersi. Behnaz interrompe a metà le scene del film che sta girando e si mette sulle tracce della ragazza partendo in macchina in compagnia di Panahi. Inizia così il viaggio in auto dei due “cittadini” di Tehran che incontrano nel percorso gli abitanti del villaggio, figure di un presepe vivente che parlano in turco, strampalati e accoglienti in maggioranza, ma fermi in una realtà cristallizzata dalla quale non si sognano nemmeno di uscire. Le altre mamme vietano alle loro figlie di frequentare Marziyeh “testa vuota” che si ostina a voler studiare per fare l’”intrattenitrice” e dunque le porterebbe sulla cattiva strada.  Ma saranno le donne, alla fine, i tre volti, a determinare il cambiamento in un finale aperto alla interpretazione dello spettatore.