Remus Azoitei emoziona con la musica di George Enescu

Entusiasmante concerto del violoinista Remus Azoitei,  accompagnato dal pianista Eduard Stan, giovedì 1 dicembre alla Sala Petrassi dell’Auditorium in occasione della festa nazionale della Romania e dei 130 anni della nascita del musicista rumeno George Enescu.”Il 1 dicembre la Romania ricorda l’unità di tutti i rumeni in un unico stato avvenuta nel 1918, ma questo concerto vuole essere un omaggio anche al popolo italiano e ai 150 anni di unità nazionale” esordisce Razvan Rusu, ambasciatore della Romania in Italia, salutando gli ospiti che gremiscono la sala.“Il concerto è l’ultima tappa della tournée italiana organizzata per celebrare il più illustre musicista rumeno: George Enescu(1881-1955)che è stato violinista, pianista, compositore e direttore d’orchestra di fama mondiale” così lo ricorda Rudolf Dinu, direttore dell’istituto Rumeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, fra i promotori della manifestazione, “Enescu sosteneva che l’arte deve confortare e unire e il concerto di questa sera è un’occasione per rinsaldare i rapporti di amicizia tra Italia e Romania” . Un legame fra i due paesi consolidato anche dall’ incontro di talenti “Il maestro Uto Ughi studiò sotto la guida di George Enescu” ricorda Bogdan Tataru-Cazaban, ambasciatore presso la Santa Sede.Remus Azoitei, il più giovane professore di violino nella storia della Royal Academy of Music di Londra, ha esguito Impressions d’enfance” Op.28 di George Enescu e la Fantasia in Do maggiore, D 934 di Franz Schubert, accompagnato dal pianista Eduard Stan, nato a Brasov in Transilvania e formato ad Hannover in Germania. Da oltre dieci anni Azotei e Stan formano un duo di successo e hanno registrato l’opera completa per violino e pianoforte di George Enescu. Il pubblico ha accolto con un lungo  applauso l’esecuzione degli artisti richiamandoli sul palco per ben 2 volte e avendo così l’opportunità di assisistere  a un ulteriore esercizio del loro virtuosismo.La Romania, patria di artisti di fama mondiale, basti pensare allo scultore Constantin Brancusi, al filosofo Emil Cioran, allo scrittore e  drammaturgo Eugène Ionesco, allo storico Eliade, per citarne solo alcuni, investe in maniera significativa e di qualità per far conoscere la sua cultura e gli artisti rumeni di calibro internazionale, sarebbe importante che l’eco di tante significative manifestazione raggiungesse, attraverso i media, un numero sempre maggiore di cittadini italiani per sviluppare una conoscenza priva di pregiudizi fra i due popoli.

Nicoletta del Pesco(2 dicembre 2011)