Municipio II: la scuola tra intercultura online e offline

Una classe della scuola Winckelmann
Una classe della scuola Winckelmann

Deposti pinne e materassini, i ragazzi si armano di penne e quaderni per tornare tra i banchi di scuola. La campanella suonerà il 15 settembre, sui siti degli istituti del Municipio II è già disponibile il calendario dell’anno scolastico 2014-2015, la lista dei libri di testo da acquistare e altre informazioni utili da sapere prima di entrare in aula. Abbiamo visitato i siti delle scuole in cui opera Piuculture come qualsiasi mamma o papà potrebbe fare e abbiamo notato che le homepage sono utilizzate come bacheche, fondamentali per chi conosce già gli istituti e ha le idee chiare sul futuro didattico dei propri figli.

Ma se risulta semplice recuperare le informazioni di servizio, in alcuni casi è più complicato conoscere progetti e attività che caratterizzano i singoli istituti. Quasi impossibile orientarsi tra gli spazi virtuali per i genitori stranieri: nessun sito offre la possibilità di navigare in una lingua diversa dall’italiano o ha una sezione dedicata. Potrebbe essere utile avere informazioni sulla normativa vigente per gli alunni stranieri: come fare per inserire un bambino in una classe quando l’anno scolastico è in corso o quali documenti presentare per iscriverlo. In alcuni casi i siti fanno riferimento alla possibilità per gli alunni stranieri di frequentare un corso di italiano L2, ma non si specifica se è il genitore a doverlo richiedere e come si svolgeranno le lezioni.

Chi vuole conoscere nello specifico i programmi della scuola dovrà cercarli nei Piani dell’Offerta Formativa, disponibili in pdf sul web. Ma la lettura dei POF dimostra che la scarsa attenzione alle esigenze virtuali dei genitori stranieri, non corrisponde ad un disinteresse reale.

Il Liceo Montessori nella sezione “20 parole per capire come lavoriamo” include anche l’intercultura: “Vivere l’interculturale è divenuta una pratica didattica quotidiana, realizzata attraverso un insegnamento/apprendimento centrato sullo studente che permetta di valorizzare ogni persona, ogni cultura e suscitare insieme curiosità e voglia di conoscere. […] Un sostegno privilegiato è, inoltre, fornito dall’apprendimento linguistico in prospettiva interculturale e dalla conoscenza di più lingue spesso praticate in scambi tra classi e docenti, in parte sostenuti ed offerti dai programmi dell’Unione Europea. Tali preziose opportunità formano all’accettazione e al rispetto dell’altro, dello straniero che è sempre più spesso il vicino di banco”, si legge sul sito.

attività winckelmannTra i pilastri dei POF dei vari istituti compaiono sempre intercultura e integrazione, almeno fino all’anno accademico 2013/2014 e l’insegnamento della Lingua L2 in collaborazione con Piuculture è citato tra i laboratori proposti ogni anno. “La scuola si attrezza per accogliere e accompagnare lungo il percorso scolastico gli alunni stranieri e per sensibilizzare tutti, alunni, genitori, docenti, personale amministrativo, sulle tematiche dello scambio interculturale e del reciproco arricchimento, attraverso vari strumenti”, si legge nell’Offerta Formativa delle scuole di Via Volsinio.

L’istituto comprensivo di Piazza Winckelmann fonde l’art. 3 e l’art 34 della Costituzione e ne fa un principio di ispirazione: bisogna garantire il diritto allo studio a tutti gli alunni senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di condizioni personali e sociali. Un principio che dovrebbe essere fondamento di ogni asilo, scuola e liceo. Non solo di Roma.

Rosy D’Elia
(2 settembre 2014)

Leggi anche