Talenti rumeni: torna il festival Propatria a Roma

Festival Propatria
Festival Propatria
“Il 2007 e l’omicidio della signora Reggiani a Tor di Quinto, uccisa violentemente da un rom rumeno di 24 anni, ha segnato secondo me lo spartiacque” dice Mioara Moraru. “Da quel momento qualcosa è cambiata. Ci siamo detti che quel fatto non poteva determinare l’immagine del rumeno in Italia. Perché così non era. Da quel momento, secondo me, l’immagine che si aveva in città, e non solo, del popolo rumeno è cambiata”. Si presenta con questa riflessione Mioara Moraru, che insieme al marito Nicu, è ideatrice e anima del Festival Internazionale Propatria-Giovani Talenti Rumeni. A settembre parte la quinta edizione Quello che gli organizzatori definiscono “il festival dell’eccellenza rumena nel mondo”. La manifestazione durerà 16 giorni dal 24 settembre al 10 ottobre 2015 e ospiterà numerosi interventi artistici che valorizzano la cultura dei partecipanti e favoriscono il reciproco arricchimento nel dialogo interculturale.Come è nato il festival?L’Associazione culturale rumeno-italiana “PROPATRIA”, fondata nel 2007 da un gruppo di romeni e italiani, nasce con l’obiettivo di presentare e promuovere la cultura romena in Italia. Nel 2010 è iniziato un lavoro di ricerca e di promozione dei giovani talenti e degli artisti già conosciuti all’estero, con l’obiettivo di presentarli sia al pubblico romeno che soprattutto a quello italiano quindi di ricevere il riconoscimento del loro valore. Da qui nasce il Festival che promuove giovani nei settori della musica, dell’arte, della scienza o dello sport. Il fetival è sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri Romeno – Dipartimento per i Romeni all’Estero e dell’ Ambasciata di Romania in Italia.Ci racconta qualcosa di questi talentiNel 2012 abbiamo premiato la pianista Valeria Cristea Nechita che a soli dieci anni ha rappresentato l’Italia al Festival Europeo di Composizione di Vienna (2010) e l’Europa al Festival Mondiale dei Giovani Compositori di Tokio. Oppure Daniela Roxana Movileanu, Campionessa Nazionale d’Italia a Scacchi, under 20 categoria femminile assoluto.Andreea Stefanescu , ginnasta, componente della Squadra Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica.O Emanuela Ionica ( 18 anni), attrice, doppiatrice, la voce ufficiale di Violetta , la fiction più amata dagli adolescenti in Italia.Quale è stato il Festival meglio riuscito dei quattro precedenti?L’edizione più importante è stata quella del 2014 con otto eventi e concerti che si sono svolti in quattro location d’eccezione nel pieno centro di Roma, con ingresso gratuito.Ci può raccontare qualche novità per la nuova edizione?Con questa nuova edizione abbiamo realizzato un ampliamento del nostro raggio d’azione che finora ha seguito solo i talenti romeni, mirando anche alla promozione dei giovani talenti che provengono da varie culture e comunità presenti in Italia e nella Capitale. Abbiamo programmato questa serie di eventi nell’ambito dei quali la musica e le varie arti svolgano un ruolo di rilievo nel raggiungere gli obiettivi che ci stanno a cuore.Il Festival consiste in 6 eventi e uno finale. Cosa accadrà in questi appuntamenti?Concerti che spazieranno dalla musica classica alle più svariate forme di espressione artistica. Assisteremmo ad un recital di pianoforte tenuto da Jieun LEE, Corea, primo premio assoluto nel concorso ” International Music Competition Dinu Lipatti” 2015, vincitrice del premio speciale “Festival Internazionale Propatria Dei Giovani Talenti”, un concerto di musica classica tenuto dai studenti del corso pre-accademico di pianoforte del Conservatorio Santa Cecilia, una conferenza –concerto sul tema del folklore in collaborazione con il gruppo di canto e ballo Artaras ( Rep. Moldova – Direttore artistico Lidia Bolfosu), un altro concerto dove la musica popolare romena sarà sentita in una chiave di lettura classica nella interpretazione del mezzosoprano Lavinia Bocu e la fisarmonica Bayan di Pietro Roffi, in accompagnamento del clarinetto di Gaetano Falzarano.Un appuntamento speciale da segnalare?Un momento importante, inedito e di grande impatto realizzato in collaborazione con il Comitato per un Centro interculturale a Roma sarà la manifestazione interculturale che si svolgerà in Piazza San Silvestro, nel cuore di Roma. Una piazza pensata per incarnare le vocazioni del cuore cittadino: socialità, cultura, arte, musica. Come tutti gli anni il Festival chiuderà con il Galà dei Giovani Talenti, l’evento chiave più importante del Festival.Ci sono ragazzi che dopo il Festival hanno avuto storie di successo lavorativo e non solo?I ragazzi che abbiamo presentato finora sono già di successo, alcuni di loro sono in piena carriera altri con sogni futuri. Il Festival non ha avuto ruolo di trampolino ma di piattaforma per presentare i loro successi. Ci auguriamo che in futuro possiamo dire anche che grazie al Festival qualcuno ha trovato la sua strada.Come viene accolto il festival dalla città e non solo?Sin dall’inizio ha trovato grande apertura istituzionale ricevendo il riconoscimento di alti patrocini istituzionali italiani. Con il passare del tempo il festival è riuscito a creare un pubblico fedele che segue con attenzione e affetto i suoi progressi. Anche grazie ai media romeni ed italiani.Perché può essere importante il festival in questo momento attuale, dei grandi dibattiti e conflitti tra culture e nello specifico nel tema migrazione?Nell’ultimo periodo a Roma, e non solo, ci sono stati eventi di intolleranza in alcune periferie, dovuti a fattori diversi ma sicuramente legati alla convivenza interetnica oltre che a questioni generali di tipo economico, sociale, urbano. Lo scandalo della corruzione e della criminalità organizzata di “Mafia Capitale” ha fatto esplodere una gravissima crisi cittadina… Il nostro progetto, dopo questi ultimi gravi fatti italiani e quelli internazionali, ci sembra oggi ancor più necessario, importante, per non bloccare la ricchezza del confronto tra le diverse tradizioni culturali della nostra grande città, da sempre cosmopolita. La “sicurezza” di tutti passa anche dalla conoscenza, dal desiderio di condivisione e dal rispetto reciproco.

Fabio Bellumore(10 settembre 2015)