In questi giorni a Roma è in scena Scoprir Duemilaundici. Seconda mostra del cinema iberoamericano di Roma. L’ideatore è l’Istituto Cervantes un’occasione per conoscere la sua esperienza decennale, la mission e la singola proposta di questa settimana(intervista al regista portoghese Botelho, intervista al regista colombiano Gaviria)
Una lingua e un istituto: storia, ragioni, attualità. “L’Istituto Cervantes è un’istituzione pubblica spagnola, fondata 20 anni fa come continuazione dell’Istituto di cultura spagnolo” – dice Gianfranco Zicarelli, responsabile delle attività culturali – “Attualmente abbiamo 77 sedi sparse in tutto il mondo, in Italia copriamo lo stivale in lunghezza presenziando le quattro principali città: Milano, Roma, Napoli, Palermo”.La funzione è principalmente quella di diffondere la lingua e la cultura non solo spagnola, ma latino americana in genere: è per questo che c’è una diffusa e cospicua distribuzione di sedi a livello mondiale … lo spagnolo, dopo il cinese, è l’idioma più parlato al mondo. I nativi madrelingua sono 500 milioni di persone.L’importanza della lingua spagnola, oggigiorno, non è connessa all’immagine del turista che in qualche luogo latino/americano mangia paella o balla flamenco. Lingua spagnola oggi significa ottimizzare opportunità di lavoro e di sviluppo professionale. In tal senso se l’Istituto Cervantes ribadisce il rilievo culturale e politico di questa lingua e delle tradizioni che a questa si rifanno, e crede fermamente e in modo non meramente sussidiario nella sua valenza economica nel contesto globale.
Cervantes a Roma. “Siamo presenti a via Colli Albani nei pressi di piazza Fiume e a piazza Navona con una location che si presta magnificamente ad eventi: una sede che resta aperta fino alle 21 e nelle serate dedicate si va avanti nella serata.Annualmente abbiamo più di 3000 studenti frequentanti i corsi di spagnolo. Oltre 12 000 che fanno da noi l’esame per ottenere il Dele, l’attestato di conoscenza della lingua valido a livello europeo. Siamo gli unici che in Italia possono validare la competenza e conferire l’attestato. I corsi sono il fulcro del sistema d’autofinanziamento dell’Istituto. Questo settore d’introiti ci permette di muoverci a tutto tondo sul fronte socio-culturale, artistico connesso: quindi incontri letterari, poetici, giornalismo, tematiche mediatiche ed ambientali per promuovere e dare visibilità al vasto mondo ibero-americano”.
(Cinema da) Scoprir. “Se molti degli eventi principali si svolgono nella sede di piazza Navona, ovviamente vediamo molto favorevolmente le partnership con altri enti presenti sul territorio”. Per la sei giorni (dal 4 al 9 ottobre, ndr) di ScoprirDuemilaundici. Seconda mostra del cinema iberoamericano di Roma, è stato prezioso potersi avvalere dell’ospitalità del Palazzo delle Esposizioni e della Casa Argentina. Scoprir2011 è una rassegna, giunta alla sua seconda edizione, organizzata dall’Istituto in una felice collaborazione con le ambasciate di Spagna, Portogallo, Messico, Cuba, Venezuela, Colombia, Uruguay, Argentina e Cile.”Tutto nacque l’anno passato da un’idea, un confronto con il direttore del Cervantes, Mario Garcìa de Castro: riflettendo sulla programmazione culturale abbiamo notato che a Roma semplicemente c’era questa carenza. Non esisteva cioè nulla di simile a Scoprir, una rassegna specificatamente dedicata al cinema iberoamericano; l’anno scorso, prima edizione, abbiamo iniziato cimentandoci con opere prime di registi”. Quest’anno invece verranno proiettati 18 film, di cui 9 sono première italiane. Sono presenti a Roma anche 3 registi: il cubano Perugorria, il portoghese Botelho, il colombiano Gaviria.”Chi assisterà alle proiezioni farà un tuffo nella grande varietà culturale ibero americana: spaccati di realtà, sogni, gioie e tragedie, proprie di quei 700 milioni di persone che parlano spagnolo e portoghese.
Il contributo esperto dello Scoprir 2011. Per rendere il più possibile rappresntativa la rassegna di quest’anno si è affidata ladirezione artistica a Giovanni Ottone, giornalista e critico cinematografico, con una cultura cinematografica latinoamericana
decennale . “La prima cosa da capire è che la produzione iberoamericana è amplissima – dice Ottone – Fare una cernita è stato inevitabile per ragioni logistiche, quanto ingrato e non indicativo di una minore qualità di altrettanti lavori che non compaiono in rassegna. Personalmente l’organizzazione del tutto è stato un processo che ha preso gli ultimi 4-6 mesi. La ambasciate si sono spese per disponibilità e confronto. La Sezione Ufficiale della Mostra, proiettata al Palazzo delle Esposizioni, comprende 13 film di esordienti e non, selezionati negli ultimi due anni da prestigiosi festival internazionali. Ospitata dalla Casa Argentina è la sezione Cine en Construcciòn: 5 film cinema d’autore, che hanno partecipato all’omonimo concorso del Festival Internacional de Cine di San Sebastian e di cui il Cervantes nelle sue varie sedi mondiali si impegna a diffondere le post-produzioni.
Cinema latinoamericano: presenza e identità in Italia. “Il pomeriggio del 7 ottobre al Palazzo delle Esposizioni – aggiunge Ottone – si terrà il convegno La presenza e l’identità del cinema latinoamericano in Italia. Oltre a problematiche di tipo storico e culturale, saranno presentate statistiche che spiegano chiaramente un pesante squilibrio nella grande distribuzione. Il punto è che pur non presentando una minore qualità, il cinema latinoamericano è tagliato in gran parte fuori dall’offerta. Produzioni italiane e coproduzioni sono molto presenti, insieme a quelle di provenienza europea, ma sono gli Stati Uniti la presenza egemonica. Il resto del mondo resta poco rappresentato.
Marco Corazziari(6 ottobre 2011)