5perché, la rivista multiculturale dei ragazzi curiosi

Il numero 0 di 5perché

Si chiama 5perché ed è una rivista trimestrale per le scuole primarie. Ma non è una rivista qualsiasi: è la prima in Europa multilingue e multiculturale, pensata per i bambini e basata sulla narrazione. E se la sono inventata degli italiani. Per la precisione il Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile di Roma – già editori di Pagine Giovani, in vita dal 2004, a cui 5perché funge da supplemento – e in particolare la direttrice editoriale, Claudia Camicia, e l’art director, Renato Ciavola. Tant’è che la vicepresidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, ha dichiarato: “la rivista rappresenta a mio parere un progetto pilota a livello europeo […] al fine di creare una generazione di nuovi ragazzi più consapevoli e aperti”.

5perché per avvicinarsi alla lettura. Nata da circa un anno – 4 numeri più il numero 0 – e presentata per la prima volta il 30 marzo 2011 alla Fiera del Libro di Bologna, la rivista si avvale di 5perché che corrispondono a “conoscere, viaggiare, leggere, comunicare… divertirsi!” Ogni numero approfondisce 2 paesi delle 56 etnie presenti in Italia: “le faremo tutte” afferma Ciavola. I 5perché sono in sostanza i 5 argomenti per cui vale la pena avvicinarsi alla lettura: “divertimento, viaggio, evasione, leggerezza, cultura attraverso la vita di tutti i giorni”. Invogliare i bambini a leggere e scrivere, fargli capire che è come viaggiare senza la seccatura dei bagagli, come recita un aforisma intelligentemente riportato in una scheda dedicata a Emilio Salgari. “Sottolineando in ogni momento quanto è fondamentale la padronanza della lingua italiana per non svilire la capacità di comunicare”.

La semplicità di una realtà complessa. L’obiettivo della rivista è anzitutto “far conoscere in modo semplice una realtà complessa”, far capire ai bambini che “l’esperienza di vivere con persone diverse è normale”, cercando di aiutarli a “superare una contraddizione che vivono quotidianamente, tra le esperienze che fanno a scuola e quello che dicono i media”, soprattutto le stigmatizzazioni della tv. “Nella rivista sono presenti visioni più plurali dei cartoni giapponesi o della Disney, ormai omologati. Il confronto tra culture diverse fà sì che la via della conoscenza si apra attraverso la via dell’empatia”.

La mascotte della rivista è Lampo, un formichiere con la cresta punk: “abbiamo scelto un formichiere, perché volevamo trovare un animale comune a tutti i bambini del mondo e così abbiamo scoperto che il formichiere è l’unico presente nei 5 continenti, insieme alle formiche ovviamente, e a parte“ i diversi animali domestici, d’allevamento, e “l’abusatissimo topo”. Perfino in Italia esiste, ma è molto più piccolo rispetto al suo collega sudamericano.

Samir ha imparato le parole polacche. Sfogliando la rivista, appare subito particolare: ha la capacità di infondere una certa curiosità perfino negli adulti. Di paese in paese, ci sono traduzioni di favole e poesie, traduzioni e traslitterazioni di parole semplici di uso comune come “ciao”, “grazie”, “scusa”, “sì” e “no”, descrizioni di animali tipici – dal lemming al galagone, dal pellicano all’acquila mangiascimmie – tradizioni e festività, ricette, significati dei nomi propri, segnalibri, giochi interattivi, curiosità linguistiche, storiche e geografiche. Oltre alle più classiche rubriche: l’enigmistica, lo sport e la bellissima Posta di Lampo, dove è possibile intravedere la realizzazione degli intenti editoriali. I bambini inviano lettere e disegni, domandano a Lampo “perché hai una lingua così lunga?”, mentre Samir afferma di aver imparato un sacco di parole polacche. Il tutto è corredato da simpatiche strisce di fumetti, approfondimenti variegati – dalle monete alla street art – schede su scrittori, città, canzoni, libri, rimandi a siti internet. In ogni numero inoltre un inserto staccabile pensato per gli insegnanti che affronta, nella loro ottica, le varie rubriche del numero, riportando spartiti, bibliografie suggerite e, nell’ultima pagina, un film del paese di riferimento che possa essere un ulteriore strumento di conoscenza.

Mostri di tutto il mondo, unitevi! La rivista si presenta inoltre come un oggetto “artistico-artigianale”: a parte la vera e propria creazione del pupazzo Lampo, le pagine sono ricche di bellissime illustrazioni, originali, curate da 15 ragazzi della Scuola Internazionale dell’Illustrazione di Sàrmede, in provincia di Treviso, la più antica e rinomata in Italia. Particolarmente belle le favole illustrate e particolarmente simpatica la sezione “mostri”, dove gli illustratori sfogano la loro fantasia al 100%, riproponendo l’infinità di mostri esistenti nelle varie culture. Oltre agli italiani Uomo Nero e Gatto Mammone, troppi mostri ci sono nel mondo! Meglio delle figurine dei calciatori, le immagini possono essere ritagliate e collezionate: ognuna riporta sul retro il nome del mostro, l’origine e la sua specialità.

Particolarmente illuminante la sezione dedicata ai proverbi dei vari paesi, un modo semplice e intuitivo per puntare, ancora una volta, più a ciò che tutti i bambini hanno in comune, che alle reciproche differenze. In Cina per esempio si dice: “se tutti raccolgono legna, il fuoco sarà grande”, in Italia diciamo “l’unione fa la forza”. Ma il bello è che anche proverbi che non hanno un corrispettivo italiano, sono facilmente condivisibili: “se vivi sempre in un luogo non sai mai qual è il migliore” (Senegal), “non vergognarti di quello che sei” (Polonia), “se punti il dito contro qualcuno, le altre tre dita le punti contro di te” (Filippine).

Alice Rinaldi(18 aprile 2012)

Bangladesh e Ucraina, Cina e Filippine, Marocco e Romania, Perù e Albania, Senegal e Polonia: questi finora i paesi affrontati. Ogni copia costa 3 euro e 70 ed è possibile richiedere gli arretrati al costo di 6 euro. La rivista è distribuita al momento presso alcune biblioteche e librerie a (e/o in provincia di) Roma, Milano, Vicenza, Treviso, Perugia, Novara, Frosinone, Viterbo, Latina, Bergamo, Genova, Macerata e Bari. A Roma è distribuita presso il Palazzo delle Esposizioni – Sezione Didattica (via Nazionale, 194) e presso le librerie La bottega delle fate (via N. M. Nicolai, 3) e La fabbrica dei giganti (via Val D’Ossola). In ogni caso è previsto l’abbonamento postale annuale, corrispondente a 4 numeri, al costo di 13 euro e 50. Consulta il sito www.5xk.it