Il Messico è arrivato a Roma

“Tutte le strade portano a Roma, anche quella della nostra letteratura” così l’ambasciatore del Messico Miguel Ruiz- Cabañas Izquierdo alla consegna ufficiale delle opere letterarie che la sua ambasciata ha donato alle Biblioteche di Roma. La cerimonia, che si è svolta giovedì 31 Maggio alla Biblioteca europea, poteva essere formale e di rito ed è stata invece un incontro, uno scambio di informazioni e consigli a cui tutti i presenti hanno partecipato.Atmosfera latina. Nella sala, fra scaffali di libri e tavoli da studio l’atmosfera è particolare. Si sente parlare spagnolo e italiano. Tutti i presenti potrebbero essere italo-messicani, tanto padroneggiano bene entrambe le lingue. Ci sono giovani italiane appassionate e studiose della cultura messicana, da cui hanno preso anche i modi di fare, l’acconciatura, gli orecchini. Perché se non si sceglie il paese in cui si nasce, si può scegliere per indole ed interesse un paese da amare, una cultura a cui appartenere per scelta. Ci sono anche giovani studentesse messicane, professori italiani di lingua spagnola o letteratura latino americana. Tutti parlano tra loro in una sorta di babele in cui però c’è comprensione, nell’attesa dell’inizio dell’incontro.Vocazione interculturale. Anita Raja è la direttrice della biblioteca che “ nasce per favorire la conoscenza e lo scambio fra lingue e culture, non solo del nostro continente. Con la donazione di queste opere dedicheremo un’ intera sezione al Messico e speriamo, in futuro, di riuscire ad averne una per ogni lingua straniera”. La responsabile dei servizi interculturali della biblioteca, Gabriella Sanna, sottolinea come “per i migranti trovare libri nella loro lingua, scritti da autori della loro stessa terra li fa sentire più a casa anche in biblioteca. Inoltre la presenza di queste opere è molto utile anche per tutti gli italiani che studiano la cultura di questo paese. E sono tanti”. L’ambasciatore messicano, da poco a Roma, definisce questa donazione “un gesto semplice ma importante perché Roma è una città di grande vitalità culturale ed è necessario che anche qui venga conosciuta la letteratura messicana”. Parte delle opere donate sono state tradotte in italiano grazie ad un importate progetto del governo di Città del Messico che ha finanziato la traduzione in altre lingue di opere anche di autori giovani che altrimenti non avrebbero trovato spazio nelle grandi case editrici.Carlos Fuentes. L’incontro è stato dedicato allo scrittore messicano recentemente scomparso , che per molti anni ha vissuto proprio nella nostra città. Stefano Tedeschi, studioso di cultura messicana, ha ripercorso le tappe della vita dello scrittore, autore di opere come “La morte di Arturo cruz” o “Terra nostra”.Platea attiva. Iniziano gli interventi, le domande sul ruolo di Fuentes come critico, su particolari della sua vita.  Francesco Di Ciaccio, appassionato di lingua spagnola che ci tiene a sottolienare l’importanza di leggere le opere in lingua originale, per non perdere le sfumature “intraducibili”. Tutti apprezzano il suo intervento ed anche al buffet che ha seguito l’incontro, si continua a discutere, in spagnolo ovviamente.I libri messicani sono arrivati a Roma, passiamo a trovarli in biblioteca!Martina Amendola(07 maggio 2012)