Opuscolo multilingue per la prevenzione dei tumori femminile, versione spagnola

Karen Servellòn

All’inizio dell’estate la Regione Lazio ha pubblicato “La guida rosa per la prevenzione un opuscolo multilingue per la prevenzione del tumore del collo dell’utero e della mammella. La guida rivolta alle donne è reperibile in otto lingue:italiano, inglese, francese, spagnolo, cinese, arabo, rumeno e tagalog.

Controlli. Il testo informa sull’importanza cruciale di controlli periodici e fornisce i contatti delle strutture sanitarie e le indicazioni necessarie per conoscere i programmi di screening. Un’azione di prevenzione pregevole, che ben condotta ha alti livelli di efficacia, ma limitata perchè ristretta alle sole residenti escludendo le donne irregolari, quelle che non sono riuscite a mettersi in regola e ad ufficializzare la posizione anagrafica.

L’opuscolo spiega come partecipare allo screening:“Una donna può ricevere una lettera di invito dalla propria Asl di residenza, può rivolgersi direttamente a un consultorio o chiamare il numero verde dello screening della ASL di riferimento per fissare un appuntamento”. Per chi ha confidenza con il web la guida è reperibile online.

Versione in spagnolo. In occasione della festa d’indipendenza peruviana del 28 luglio con una copia dell’opuscolo in spagnolo si è cercato di cogliere umori, saperi, reazioni, gradi di alfabetizzazione rispetto  al nostro sistema sanitario e nello specifico agli screening.

Comunicazioni on-line da evitare. Karen Servellòn espone nel suo stand prodotti cosmetici peruviani della Yanbal: per lei è un salto di qualità professionale, prima faceva lavori domestici come molte immigrate. “Vendiamo in specie nei Paesi di lingua lusofona e spagnola. Se la Yanbal  è giunta in Italia un po’ è anche merito mio. Penso che il 60% di noi peruviane riceva il materiale Asl a casa e lo legga. Abbiamo una medicina tradizionale diversa dalla vostra, come molti nel sud America, però le due conoscenze convivono abbastanza. Quel che invece il vostro sistema sanitario al momento non deve pensare di fare è di raggiungerci attraverso il web: col mio mestiere io scrivo molte mail, ma il 50% dei miei connazionali che vivono in Italia, prevalentemente persone di umili origini, necessitano persino dell’abc. Ci sbatto quotidianamente la testa e, facendo di necessità virtù, cerco io stessa di formarli. Riguardo alla % dei residenti tra le mie conoscenze posso dire che quattro su cinque possiedono residenza”

 Che le due diverse tradizioni mediche, quella di matrice sciamanica e quella “biomedica” convivano una traccia materiale la si trova nel lavoro di molte donne peruviane. Numerose amiche di Reyna, originaria della Selva – la zona amazzonica, ndr – sono infermiere. Una di loro che sta al Policlinico Umberto I commenta: “Necessitiamo di un corso per l’equiparazione dei titoli, ma il 30-40% di noi migranti peruviane ha competenze in quest’ambito e non poche o nel privato come badanti specializzate o direttamente negli ospedali riescono ad usare nel lavoro questa preparazione”

Gratuità degli screening. Dallas, Silvia e Elva chiacchierano. Silvia riceve materiale dalla Asl. Dallas, anche se residente, dice che a lei non arriva, il suo compagno la contraddice “Spesso le apro io … quelle lettere, ti ricordi?” Dallas annuisce “L’ultima volta ho fatto questi due controlli privatamente: finora le Asl a me richiedevano un ticket e i tempi d’attesa erano lunghi”. Anche Elva che si occupa di assistenza agli anziani, è ferma all’idea di un servizio non gratuito: “In primavera ho chiamato la mia Asl per avere informazioni sulla mammografia e mi hanno detto che era gratuita dai 60 anni in su. Ora invece mi dite che hanno abbassato di dieci anni la soglia”. Anche se la sua principale preoccupazione non è la salute: “Sono anni che cerchiamo di mandare nostra figlia in una scuola vicino a Casilina dove abitiamo. Ogni giorno dobbiamo arrivare a Ciampino, perché le scuole in zona dicono di non avere posto: secondo me danno la precedenza agli italiani”. Avvicinando altre due donne, una in cassa integrazione, l’altra collaboratrice domestica: “Conosciamo questi test e riceviamo a casa le informazioni”.

21 agosto 2012