Quando varca la soglia della sua classe, alla scuola elementare Contardo Ferrini, Danny non può presentarsi ai nuovi compagni, dire come si chiama, raccontare da dove viene e cosa gli piace. Non ha le parole per farlo. L’attenzione della sua maestra, la prontezza delle volontarie di Piuculture e la lungimiranza della direttrice dell’istituto che vede nell’alleanza con il mondo del non profit una risorsa, fanno capire a Danny che non è solo.
Tanti cambiamenti. Dopo cinque anni di lontananza Danny, 9 anni, ha potuto finalmente riabbracciare la mamma. Ma questo ha significato cambiare continente e separarsi dagli affetti e dalla vita fino ad allora conosciuta. “Ha iniziato a frequentare la nostra scuola a metà settembre, poco dopo l’arrivo in Italia, ed è stato inserito in terza elementare” racconta Antonella Comandini, la sua insegnante “È un bambino molto intelligente. Ma non parla né capisce l’italiano”. I primi giorni sono i più difficili: tanti cambiamenti spaventano il bimbo che al suono della campanella fatica a lasciare la mamma. L’insegnante concorda un inserimento graduale e con pazienza e affetto rassicura il bambino: “Ora vuole stare accanto a me, ma in classe è sereno. Sto cercando, anche attraverso i giochi in giardino, di coinvolgerlo nel rapporto con i compagni, ma é un bambino molto timido e vive come un limite l’incapacità di comprendere l’italiano”.
L’intervento di Piuculture. L’idea di rivolgersi a Piuculture arriva da Francesca Mossa, collega che insegna nello stesso istituto: “Conosco bene l’associazione, leggo il giornale e ho partecipato ad alcune conferenze e riunioni, quindi ho suggerito ad Antonella Comandini di mettersi in contatto con le volontarie”.
“La maestra si è data subito da fare, ha ottenuto immediata disponibilità da parte nostra e grazie all’autorizzazione della preside abbiamo attivato tempestivamente le attività di supporto linguistico” spiega Antonella Trezzani che, insieme a Renata Buonomo, ha iniziato a seguire Danny durante l’orario scolastico: “Facciamo degli incontri di circa 2 ore 4 volte a settimana. Danny ci segue volentieri fuori dalla classe e pur essendo un bambino timido ha un buon carattere ed è molto interessato. Gli ottimi risultati in matematica indicano che nel paese di origine aveva raggiunto un livello di scolarizzazione adeguato”. Come sempre l’intervento è centrato sui bisogni individuali e realizzato in stretta collaborazione con l’insegnante: “Stiamo seguendo un programma didattico che gli consenta di partire da frasi basilari, come ‘ho fame’ o ‘mi presti la colla’” prosegue Comandini “In classe il bambino lavora maggiormente sullo scritto, mentre con le volontarie si esercita nel parlato”. “Per stimolarlo nella conversazione ricorriamo al gioco e al disegno, Danny è molto sveglio e ha già iniziato a capire le espressioni più semplici” Antonella Trezzani è ottimista “Secondo me nel corso dell’anno recupererà abbondantemente”.
Fare di più. Nell’anno scolastico 2010/2011 gli alunni con cittadinanza non italiana entrati per la prima volta negli istituti italiani sono stati circa 28.000, di cui 8.600 nelle scuole di primo grado. “Alla Contardo Ferrini abbiamo in media 1 o 2 alunni stranieri per classe” spiega Comandini. E in attesa di misure di inserimento stabilite a livello nazionale tutto è lasciato all’iniziativa dei singoli istituti e all’esiguità delle risorse a disposizione: “Ora che hanno tolto le ore di compresenza noi insegnanti siamo completamente soli. Per mettere in piedi un progetto dobbiamo attingere al fondo d’istituto, mentre sarebbero necessari stanziamenti ad hoc”. 20 anni di esperienza alle spalle, la ferma convinzione che l’insegnamento è un lavoro che “Va fatto bene”, Antonella Comandini ai suoi alunni ci tiene e se i soldi per comprare il materiale didattico non ci sono ce li mette lei.
“Nella nostra scuola esiste un progetto di integrazione e quest’anno vorremmo potenziarlo, realizzando uno screening di tutti i bambini che necessitano di supporto linguistico e creando classi omogenee per livello di conoscenza dell’italiano”. La collaborazione con Piuculture rappresenta in questo senso una risorsa da valorizzare: “L’aiuto dell’associazione è stato tempestivo e efficace, speriamo di poterlo estendere agli altri alunni stranieri”.
Sandra Fratticci
(11 ottobre 2012)