Il flauto magico dell’Orchestra di Piazza Vittorio: cult multirazziale

Il flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio torna dal 5 al 12 dicembre al Teatro Olimpico di Roma, dopo il successo della precedente edizione. Diventato un vero cult con la Direzione artistica e musicale del Maestro Mario Tronco, lo spettacolo è una rilettura dell’opera mozartiana a ritmo di jazz, rap, mambo, pop, attraverso tutte le culture musicali del mondo rappresentate dal gruppo musicale l’Orchestra di Piazza Vittorio. “I ruoli sono stati affidati ai musicisti in base a una somiglianza di carattere o per affinità con esperienze vissute”, racconta Mario Tronco.

La sala è strapiena di spettatori grandi e piccoli e gli applausi sono prolungati per un Flauto magico molto personalizzato. L’atmosfera è fiabesca: dai costumi alle luci, dalla scenografia all’interpretazione dei personaggi. Sembra un recital delle migliori voci di tanti paesi del mondo che esprimono l’anima e la forza della loro terra. Il regista sceglie di presentare una cultura per volta, con il testo pensato nella lingua d’origine, con il  flauto che porta come in un viaggio virtuale da un paese all’altro lungo un percorso scelto con attenzione. Se un giorno gli artisti si scambiassero i ruoli cambierebbe l’itinerario e il viaggio non sarebbe mai lo stesso. Con l’unione di brani musicali in una successione ininterrotta si dimostra che il suono avvicina le anime di tutto il mondo in una sintonia che accantona differenze di passaporto, colore della pelle e mentalità.

Una ventina di musicisti provenienti da tutte le parti del mondo, che interpretano anche i personaggi dell’Opera inventando un nuovo rapporto tra pubblico e scena, rompono il tradizionale confine tra la buca per l’orchestra e il palcoscenico. Così Il flauto Magico viene riletto, smontato, reinventato, rielaborato in sei lingue come se l’opera di Mozart facesse parte di tutte le culture musicali presenti a Piazza Vittorio. Agli spettatori arriva una favola tramandata in forma orale e giunta in modi diversi a ciascuno dei musicisti. L’idea della partitura originale s’intreccia con una nuova drammaturgia. In questo progetto contemporaneo, ambientato in una moderna società multirazziale, le vicende e i personaggi si trasformano, la musica si allontana dall’originale, diventando Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio.

Più la storia viene trasmessa di bocca in bocca, più lo spettatore maturo diventa bambino e balla e canta e suona in un immaginario del momento insieme agli artisti che, visto che non sono dei veri attori ma solo bravissimi musicisti, mostrano un sottile confine tra la propria personalità e quella richiesta dal ruolo. La loro simpatia si sovrappone alla professionalità e al dono della musica. Non c’è un personaggio principale: in un equilibrio perfetto tra la recitazione musicale e teatrale, ognuno ha il suo momento di gloria, dove il suono particolare delle loro lingue s’intreccia con quello magico di Mozart.

Le potenzialità ed il bagaglio interculturale dell’Orchestra, con la testimonianza di musiche, culture e religioni diverse, sono esaltati dagli arrangiamenti di Mario Tronco e Leandro Piccioni. La particolarità dello spettacolo è che i personaggi cantano in wolof, spagnolo, arabo, tedesco, portoghese e inglese. Tamino è Ernesto Lopez Maturell, un ragazzo dal sangue e ritmo cubano che emoziona con la sua canzone dichiarazione d’amore fischiata. La soave e dolce Pamina, interpretata dalla folk singer anglo-americana Sylvie Lewis, porta sul palcoscenico lo stile dei musical statunitensi. Il mago Sarastro è Carlos Paz, un artista molto legato alla politica e alla religione, che racconta dei riti sciamani del suo paese. La protagonista è senza dubbio la Regina della Notte, Petra Magoni che indossa con eleganza un costume maestoso con una luna significativa davanti, una virtuosa del canto con un repertorio molto vasto che spazia da Monteverdi ai Beatles e dà vita e voce ad un personaggio che viene subito amato per le qualità vocali e interpretative. Papageno è interpretato da Pap Yeri Samb, una persona semplice e profonda con un carattere molto vicino al personaggio di Mozart. Con un forte accento romano Omar Lopez Valle si allontana dalla sua Cuba narrando, come al bar del quartiere della capitale, la sua fiaba.

L’Orchestra promuove la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi e spesso sconosciuti al pubblico italiano, costituisce un mezzo di recupero e di riscatto per musicisti stranieri che vivono a Roma a volte in condizioni di emarginazione culturale e sociale. Rappresenta una realtà unica in Europa, è la prima e sola orchestra nata con l’auto-tassazione di alcuni cittadini che ha creato posti di lavoro e relativi permessi di soggiorno per eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo ed ora di fatto nostri concittadini.

La novità di questa edizione: il ruolo dei bambini è interpretato da bambini provenienti da scuole di musica e da cori giovanili. La loro esibizione nello spettacolo è utile per il pubblico di ragazzi accompagnati da genitori, che si riconoscono nei personaggi giovani e sognano di cantare con loro. Le didascalie realizzate da Lino Fiorito su pannelli per i recitativi – come per i fotoromanzi – e le originali scenografie di acquerelli richiamano l’idea della favola, con dei disegni semplici. L’atmosfera magica e sognante viene enfatizzata dai costumi buffi disegnati da Ortensia De Francesco. La musica etnica e il particolare melange di generi che contraddistingue l’Orchestra romana si uniscono ai temi e alle armonie di Mozart.

Raisa Ambros(12 dicembre 2012)

Il flauto magico è una produzione The Fabmax Company e Paco Cinematografica, Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio  nasce per pura curiosità nel 2007 con la prima fase, l’ouverture, dell’opera di Mozart, poi nel 2009 c’è stato il debutto mondiale dell’opera completa al festival Les Nuits de Fourvière a Lione e, subito dopo, il debutto Italiano al Romaeuropa Festival. Spettacoli in festival e teatri nazionali e internazionali come Parigi, Atene, Barcellona, Napoli, Genova, Bahrein, Helsinki, Aix en Provenne, Amsterdam e Rotterdam, dove l’Orchestra incide il live incluso nel libro Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio (Ellliot Edizioni, 2010).

Il cast: Narratore – Omar Lopez Valle (Cuba), Papageno – El Hadij Yeri Samb (Senegal), Regina della notte – Petra Magoni / Maria Laura Martorana (Italia), Pamina – Sylvie Lewis (Stati Uniti/Inghilterra), Tamino – Awalys Ernesto Lopez Maturell (Cuba), Sarastro – Carlos Paz Duque (Equador), Monostato – Houcine Ataa (Tunisia), Sacerdote – Raul Scebba (Argentina), Messaggero della Regina della notte – Ziad Trabelsi (Tunisia), Tre dame – John Maida (Stati Uniti), Gaia Orsoni (Italia), Zsuzsanna Krasznai (Ungheria), Tre fanciulli Pino Pecorelli (Italia), Evandro Dos Reis, Dialy Mady Sissoko (Senegal), Sacerdoti – Peppe D’Argenzio, Fausto Bottoni, Fabrizio Gianitelli.