Le donne eritree del centro di Anguillara – delle quali abbiamo parlato in Le donne del C.a.r.a. di Anguillara dove finiranno? – hanno ottenuto lo status di rifugiate e si sono rivolte alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini per ottenere, finalmente, un trattamento degno e un luogo dove vivere.Con l’aiuto del centro di tutela dei diritti dei migranti di San Lorenzo, Esc Infomigrante, le quarantacinque rifugiate eritree sono riuscite a scrivere una lettera che descrive una delle sedi che le ospitano, quella vicino Tivoli. ” Mal collegata con Roma e strutturalmente inadatta ad assicurare condizioni di vita decenti”.Inviata a Laura Boldrini lunedì 22 aprile la lettera ha subito ricevuto risposta. La presidente, che in passato è stata Portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite – Unhcr, ha immediatamente confermato la sua comprensione e solidarietà anche sulla sua pagina facebook.“So bene quanto sia difficile trovarsi da sole, in un Paese straniero, senza conoscere la lingua, a reinventarsi una vita, spesso con i figli piccoli al seguito. Mi hanno raccontato i continui trasferimenti, per di più in zone isolate, lontane dai centri abitati, con tutte le conseguenze che ciò comporta, soprattutto per i bambini e la loro iscrizione a scuola.”La presidente aggiunge nel suo comunicato: “Posso assicurarvi che mi farò carico di veicolare la vostra richiesta al ministero dell’Interno per sollecitare una soluzione che vada incontro alle vostre esigenze e a quelle dei vostri figli”
M. Daniela Basile(23 aprile 2013)
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