Hanno accompagnato pazientemente i loro bambini alle prove di Batang Idol. Li hanno truccati, vestiti, e hanno fatto il tifo per loro. Li hanno sostenuti quando pensavano di non potercela fare, hanno gioito con loro dopo la vittoria. E, subito dopo, hanno pensato: “perché non facciamo lo stesso anche noi?”.
È nata davvero da una battuta, l’idea di Ginang Pilipinas. La sfilata di bellezza delle mamme filippine debutterà sul palco dell’Auditorium Antonianum di Viale Manzoni il prossimo 17 novembre, promossa congiuntamente dalla Alona Cochon Entertainment Group, dalla Philcargo Travels e dalla ReBi Production.
E’ domenica pomeriggio: le prove dello spettacolo si tengono nella cornice della chiesa del Verbo Divino, non lontano dalla fermata metro di Piramide. Le mamme arrivano alla spicciolata, puntualissime: le incontri fuori della porta in scarpe da ginnastica, e quasi non ti sembra di riconoscerle una volta salite sul palco, trasformate come principesse di una fiaba. A vederle muoversi on the stage, fiere protagoniste dello show, il pensiero è immediato: queste donne sono davvero l’espressione più autentica della femminilità. Alcune più timide ed impacciate, altre spregiudicate e sensuali, ancheggianti su tacchi vertiginosi o ammiccanti in jeans e maglietta. Tutte, senza distinzioni, con due punti in comune: il sorriso e l’autoironia.
Le partecipanti sono diciannove: alcune si presentano al pubblico in tagalog, molte in inglese, qualcuna in italiano. Avanzano sfilando fino al centro del palco: una breve frase e via, lasciando il posto alla concorrente successiva. C’è chi si dice fiera delle sue radici, chi racconta tutto sui suoi figli, chi pone l’accento sulla sua laurea. La più giovane ha 34 anni ed è mamma di quattro bambini. Ma c’è anche un’“orgogliosa nonna di cinque nipoti e mamma di quattro”, che suscita l’ilarità generale quando dimentica di annunciare al pubblico proprio la cosa più importante: il suo nome. Ci sono quattro infermiere, una dentista, una candidata alle elezioni regionali, tante collaboratrici domestiche. Vivono tutte a Roma.
Ginang Pilipinas è sì un concorso di bellezza, ma soprattutto uno show. In passerella sfilano i costumi tipici e i vestiti sportivi, si canta e si balla. Si inciampa anche, per la verità, che la confidenza con l’ambiente non è cosa che si acquisisce in pochi secondi. Ma già alla seconda prova il passo è più sicuro, il sorriso più aperto: le miss, incitate dagli applausi dei bambini – rigorosamente al seguito – si divertono e si lasciano finalmente andare, in un’atmosfera familiare che non lascia spazio a rivalità.
“La prima cosa da fare è darsi supporto le une con le altre. È una competizione, ma prima di tutto siamo una famiglia”: parola di Benjamin Vasquez Barcellano Jr., l’attento e inflessibile regista che indirizza i movimenti delle candidate sul palco, aiutato dal coreografo Jose “Mader Gio” Martin. Gli organizzatori, indaffaratissimi, si impegnano invece a prendere appunti e a rivedere i tempi della scaletta. C’è un immenso lavoro dietro a questo show, supportato in grande misura dalle stesse partecipanti, impegnate in prima persona a diffondere la notizia e vendere i biglietti dello spettacolo, il cui ricavato in parte finanzierà i costi dell’evento e in parte sarà devoluto in beneficenza.
“Non ci dimentichiamo mai dei nostri connazionali in difficoltà”, ci spiega Auggie Cruz, responsabile delle location e della logistica. “Parte del ricavato andrà nelle Filippine, per aiutare la popolazione colpita dal terremoto dello scorso 15 ottobre”, catastrofe naturale purtroppo tutt’altro che estranea alla popolazione filippina.
Quando gli chiediamo cosa spinge le aspiranti miss a partecipare, la risposta è varia: “In parte il premio finale, in parte la voglia di mettersi in gioco, in parte la possibilità di farsi notare. Tra le miss, poi, c’è anche la mamma della vincitrice del Batang Idol: non poteva mancare!”. Tante le storie personali, varia la provenienza geografica (che “copre quasi tutte le Filippine”), totale il sostegno degli amici e dei familiari alle aspiranti vincitrici: “una di loro è fidanzata con un italiano che fa il tassista e la accompagna in giro per la città prova dopo prova”.
I biglietti dello spettacolo saranno disponibili direttamente al botteghino dell’Auditorium Antonianum. Non resta che segnare in agenda per il 17 novembre alle 15, dunque, un appuntamento di cui Piuculture è orgogliosamente media partner.
Veronica Adriani
(6 novembre 2013)
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