Mos Maiorum: l’operazione europea per intercettare i migranti irregolari

poliziaFrontieraControlloSi chiama Mos Maiorum, è l’operazione congiunta approvata il 9 luglio dal Consiglio dell’Unione Europea per contrastare la criminalità organizzata che “facilita l’immigrazione illegale verso l’UE”. È una misura di sicurezza che inaugura il semestre di presidenza italiana. Il nome richiama al “costume degli antenati”, simbolo della civiltà romana, ed evoca la linea di rigore e rettitudine che gli antichi indicavano come fondamento della società.

L’operazione si svolgerà dal 13 al 26 ottobre. E, come si legge nel documento ufficiale, tutti gli stati membri e i paesi coinvolti nel patto di Schengen sono invitati a partecipare. Sarà coordinata dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione e Polizia di Frontiera del nostro Ministero dell’Interno in collaborazione con FRONTEX. L’Agenzia europea contribuirà all’operazione supportando l’autorità italiana nella risk analysis, inoltrando informazioni sui movimenti secondari e inviando i dati raccolti ai confini esteri.

Si legge: “sarà un’operazione finalizzata ad indebolire i gruppi della criminalità organizzata che facilitano l’immigrazione illegale nell’unione europea e si focalizzerà sull’attraversamento illegale del confine. Un altro scopo dell’operazione è collezionare informazioni, per scopi investigativi, sulle principali rotte che i migranti seguono per entrare nell’area comunitaria e analizzare il modus operandi utilizzato dalla rete criminale per il traffico di persone sui territori europei, con particolare attenzione ai movimenti secondari”.

A tutti i paesi è richiesto di raccogliere informazioni precise: le nazionalità dei migranti, il genere e l’età, il punto e la data d’accesso in Europa. Ma anche gli itinerari, i mezzi di trasporto, il percorso dichiarato e la reale destinazione finale. Bisogna comunicare, poi, anche informazioni sulla richiesta d’asilo, sulla nazionalità e sul paese di residenza dei facilitatori, su eventuali documenti falsi e sulla tariffa pagata per viaggiare. Una scheda con tutte queste informazioni sarà compilata per ogni migrante intercettato e il materiale dovrà essere inviato ogni giorno dal coordinatore nazionale.

Il luogo di raccolta dei dati saranno gli aeroporti, le autostrade, le stazioni e tutti i luoghi in cui le forze di polizia possono venire in contatto con i migranti. I paesi coinvolti e FRONTEX provvederanno a coprire autonomamente i costi.

L’operazione è la continuazione di un lavoro già effettuato in passato. Prima di Mos Maiorum ci sono stati Perkunas, Hermes, Mitras, Demeter, Balder e Aphrodite. Ad ogni cambio di presidenza c’è una nuova azione di controllo, solo la Grecia ha interrotto la catena di accertamenti. Sono interventi molto criticati perché, secondo alcune ONG come StateWatch, limitano la libertà di movimento all’interno dei territori europei e complicano la posizione di chi intende fare richiesta d’asilo sfuggendo alla convenzione di Dublino, che obbliga il migrante a restare nel primo paese europeo in cui ha messo piede.

Rosy D’Elia(18 settembre 2014)