Cosmocity: dal dialogo interreligioso all’omaggio a Divali

Cosmocity: dal dialogo interreligioso all’omaggio a Divali
I relatori della Conferenza Cosmocity

Il 23 ottobre, presso la sala Promoteca del Campidoglio, si è svolta la 1° Conferenza nazionale “Cosmocity – Migrazioni, religioni e città interculturali” con il patrocinio di Roma Capitale e della Regione Lazio. All’evento hanno preso parte sia personalità politiche che rappresentanti del mondo accademico e di quello dell’associazionismo. Dialogo interreligioso e processi di integrazione dei popoli migranti sono state le due parole chiave attorno a cui è ruotato il dibattito.

Una città multiculturale come Roma è la cornice ideale per aprire un tavolo di confronto su queste tematiche, ha evidenziato Rita Cutini, Assessore alle Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute di Roma Capitale: “Non dimentichiamo che in Italia il primo consistente cambio di segno nel fenomeno migratorio avvenne a Roma agli inizi degli anni 70. Attualmente sono circa 400.000 gli stranieri che risiedono nella Capitale, dove convivono 172 nazionalità. Si tratta di un fatto positivo per la nostra città, in quanto i cittadini migranti rappresentano un potenziale finora inesplorato”.

Cosmocity ha rappresentato anche un’importante opportunità di confronto, favorendo scambi di esperienze e buone pratiche. Serena Foracchia, Assessore alla Città Internazionale del Comune di Reggio Emilia, ha illustrato ai presenti l’efficace strategia locale sulle politiche interculturali che ha permesso alla città di Reggio Emilia di entrare a far parte, come unica realtà italiana, del network “Intercultural Cities” promosso dal Consiglio d’Europa. Un altro esempio di eccellenza nell’ambito delle politiche di integrazione, è stato portato all’attenzione della platea da Giorgio Pighi, Delegato ANCI alla Sicurezza, Immigrazione e Legalità. Si tratta della “Casa delle culture” della città di Modena, le cui attività sono il risultato di un impegno congiunto tra Associazioni italiane e straniere.

Cosmocity ha voluto inoltre rendere omaggio a Divali, conosciuta anche come “Festa della Luce”, una delle più importanti ricorrenze religiose che viene celebrata in questo periodo dell’anno nel subcontinente indiano ed in altri Paesi del Sud-est asiatico. Nel corso dell’incontro, con il rito di accensione di una lampada, è stata replicata una delle tradizioni più suggestive legate a questa festa che simboleggia la vittoria del bene “la luce” sul male “le tenebre”.

Ambra Di Chio

(29 ottobre 2014)

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