Piuculture: con Danny un positivo caso di integrazione

Integrazione alunno filippinoQualche anno fa vi avevamo raccontato la storia di Danny, un bambino filippino che presentava molte difficoltà ad inserirsi a scuola a causa della non conoscenza dell’italiano. Oggi Danny ha dodici anni ed ha fatto grandi passi in avanti con la nostra lingua che prima gli risultava così ostica.“Danny si è trasferito in Italia due anni e mezzo fa e qui ha iniziato il suo percorso di studi a partire dalla terza elementare, alla quale è stato assegnato esclusivamente in base ad un criterio anagrafico, nonostante non conoscesse una parola di italiano” – racconta Antonella Trezzani, la volontaria di Piuculture che lo segue alla scuola elementare Contardo Ferrini, sin dall’arrivo del ragazzo nel nostro Paese. Il problema della barriera linguistica che gli impediva di comunicare sia con gli insegnanti che con i suoi compagni, veniva vissuto con profondo disagio emotivo da Danny al punto che quando la mamma lo accompagnava a scuola non avrebbe voluto separarsi da lei.“Antonella Comandini, una delle sue maestre” -prosegue la volontaria di Piuculture- “ha deciso di mettersi in contatto con la nostra Associazione, per aiutare Danny a superare le sue difficoltà. Abbiamo così messo in atto un intervento intensivo di supporto linguistico, con quattro incontri a settimana di due ore ciascuno, partendo dalle nozioni basilari dell’italiano ed insegnandoli parole semplici e di uso quotidiano, come banco e sedia. All’inizio lavoravamo durante l’orario scolastico, ma al di fuori dalla classe. In seguito è stato proprio Danny a decidere di voler trascorrere le ore di studio insieme ai suoi compagni e questo naturalmente ha facilitato molto il suo inserimento”.Nel tempo gli incontri con le volontarie di Piuculture si sono dimezzati, in quanto Danny ormai comprende molto bene l’italiano. Il ragazzo ci racconta infatti che parla la nostra lingua anche a casa, dove vive con la madre, le due sorelle, la nonna e la zia. Ma non per questo ha dimenticato il talalog, la lingua del suo paese di origine che utilizza per comunicare al telefono con il papà, rimasto nelle Filippine per motivi di lavoro. I risultati ottenuti finora sono molto incoraggianti spiega Antonella Trezzani: “Danny è molto intelligente e dimostra particolare interesse per le attività scolastiche. Abbiamo dovuto colmare molto velocemente le sue lacune, per metterlo al passo con i suoi compagni e quindi comprensibilmente incontra ancora qualche difficoltà in classe rispetto ai suoi coetanei. Per questo motivo, pensiamo di continuare a seguirlo anche il prossimo anno, quando inizierà a frequentare le medie”. Lo stesso atteggiamento positivo è condiviso da Danny tanto che arriva ad affermare con convinzione: “E’ qui in Italia che voglio crescere”.

Ambra Di Chio(18 marzo 2015)

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