La Campagna Biblioteche Solidali nasce nel 2006, all’inizio come progetto che ha al centro dell’attenzione il diritto alla lettura e all’alfabetizzazione nel mondo, poi si sviluppa come campagna permanente senza alcun strumento di finanziamento interno. I principali obiettivi sono quelli di costruire o sostenere biblioteche nei Paesi del Sud del Mondo.
Le associazioni che vogliono aderire alla campagna devono avere alcuni requisiti base, “l’iscrizione al registro delle associazioni di Roma da almeno un anno e avere precedenti progetti avviati nei paesi dove si vuole aprire o sostenere la biblioteca”. Oggi sono nove associazioni che hanno fiducia in questo progetto e si impegnano a realizzare eventi culturali in collaborazione con Biblioteche di Roma, per decidere poi dove inviare i fondi. Non è sempre facile raggiungere i risultati sperati, a causa della crisi economica ma anche perchè i risultati non sono visibili immediatamente, ma “noi ci crediamo in questa campagna e andiamo avanti”.
Ogni anno viene realizzato un rendiconto finanziario, “siamo a una media di 10 mila euro all’anno, non sono tanti ma se sono spesi bene nei paesi ai quali sono destinati si possono creare grandi cose”, dice Silvia Bazzocchi, responsabile Campagna Biblioteche Solidali. E infatti, i risultati si vedono già, fino ad oggi sono state costruite o sostenute 28 biblioteche in 22 Paesi di tre continenti.
Determinazione e fiducia in quello che fanno, cosi potrebbero essere caratterizzate brevemente le persone coinvolte in questa campagna, e vanno avanti nonostante il periodo buio dal punto di vista finanziario.
Alina Barbulescu
(22 aprile 2015)
Leggi anche: