La Pasqua ortodossa- il momento della purificazione spirituale

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La Pasqua ortodossa, la festività più importante per i cristiani ortodossi, insieme al Natale, è stata celebrata quest’anno con una settimana di ritardo rispetto a quella cattolica. Il motivo della non coincidenza permanente delle feste pasquali tra le due chiese è causata dal fatto che la chiesa ortodossa segue il calendario giuliano mentre la chiesa cattolica il calendario gregoriano. Nella notte tra il 11 e 12 aprile gli ortodossi hanno commemorato la Resurrezione di Gesù Cristo, per loro “è un momento di grande importanza spirituale perchè Cristo risorto salva l’umanità dandogli la vita eterna”. Ma la preparazione per questo momento inizia 48 giorni prima della Pasqua con la Quaresima. In questo periodo non si deve mangiare la carne, i prodotti che contengono latte o uova, e si deve dedicare più tempo alla preghiera provando in questo modo ad essere più buoni e pentiti per i peccati fatti. L’ultima settimana della Quaresima viene chiamata la Settimana Grande e si commemora la cattura di Gesù Cristo, la crocifissione e la sua morte. In questo settimana la maggior parte delle chiese ortodosse fa la messa quotidianamente, messa che  in rumeno viene chiamata Denie.

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La notte della Resurrezione inizia intorno alle 23 e a mezza notte le luci si spengono e il prete chiama tutti i cristiani a venire da lui per prendere la luce santa. In una parte della chiesa sono messi i cestini con i dolci che si fanno solo una volta al anno, sonno simbolo della festa pasquale e dovranno essere benedetti dal prete alla fine della messa. Gli ingredienti di questi dolci e la loro forma varia dal paese al paese, ma di solito sono rotondi.

Anche le tradizioni variano nei paesi ortodossi, ad esempio per i romeni  non devono mancare le uova dipinte in varie colori  perlopiù in rosso perchè la leggenda dice che Maria, dopo la crocifissione di suo figlio, è andata da lui e aveva un cestino con uova che sono diventate rosse a causa del sangue che cadeva dalle ferite di Gesù.

La festa della Pasqua è da sempre un motivo di allegria e di rinascita spirituale per i cristiani ortodossi indipendentemente dal luogo in cui si trovano, nel loro paese o in un paese straniero, e tutti provano a rispettare le tradizioni che hanno “rubato” da piccoli dai genitori, nonni o bisnonni.

Alina Barbulescu

(15 aprile 2015)

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