Rapporto Astalli 2015: aumentano le domande di asilo

Rapporto Astalli 2015“Voglio chiedere all’Europa di guardare a tutte queste vite umane che intraprendono il viaggio per cercare salvezza per loro e per i loro figli, di guardare i bambini che sono su queste barche e non girarsi dall’altra parte, perché anche noi abbiamo il diritto di essere salvati. Il diritto di vivere. Il diritto di sognare un futuro. Per questi diritti non è necessario essere nati qui”. E’ con queste parole che Alamajo, giovane rifugiata dalla Costa d’Avorio, ha aperto l’incontro per la presentazione del Rapporto annuale 2015 del Centro Astalli che si è svolta il 23 aprile al teatro Argentina.

L’esigenza di sviluppare un’adeguata politica europea in materia è stata sottolineata da Camillo Ripamonti – Presidente del Centro Astalli che ha fatto riferimento al Consiglio straordinario europeo sull’emergenza immigrazione, tenutosi nel corso della stessa giornata: “nei dieci punti che i ministri degli stati membri dell’Unione hanno redatto e che verranno discussi oggi vediamo il tentativo di mettere mano alla situazione. Un’iniziativa encomiabile, certo, che se fosse stata intrapresa prima avrebbe certamente risparmiato centinaia di vite. Da questi punti tuttavia non sembra trasparire il coraggio di cambiare rotta”. Secondo Ripamonti “al centro troviamo, ancora, una volta la sicurezza e la protezione dell’Europa e non i migranti”, mentre sarebbe auspicale proseguire con l’operazione Mare Nostrum perché “proteggere le vite umane è più importante che proteggere le frontiere”. Ed ancora il gesuita ricorda come in nessuno dei dieci punti si faccia riferimento alla “necessità di creare vie legali perché chi scappa da guerre e persecuzioni possa raggiungere l’Europa”.

Nel 2014 in Italia sono state presentate quasi 65.000 domande di asilo, con un considerevole aumento, pari al 143% rispetto all’anno precedente. In realtà i migranti forzati giunti nel nostro paese sono stati molti di più, circa 170.000, ma molti di loro hanno deciso di proseguire il loro viaggio verso i paesi del nord Europa che si confermano ancora una volta come una delle mete più ambite. Tra questi, circa 21.000 hanno usufruito dei servizi di prima e seconda accoglienza offerti dalle sede di Roma del Centro Astalli. Il numero delle persone a cui è stata offerta assistenza sale a 34.000 se vengono considerate anche le 7 sedi territoriali dell’Associazione (Palermo, Catania, Trento, Vicenza, Napoli, Milano e Padova). Un grande lavoro di squadra che è stato reso possibile grazie all’impegno di oltre 400 volontari che si sono affiancati agli operatori professionali. Una particolare attenzione è stata dedicata a coloro che si trovano in una situazione di fragilità emotiva, come le vittime di tortura, violenza intenzionale o abusi sessuali che rappresentano circa 1/3 del totale dei rifugiati. Ed è proprio per far emergere casi come questi che il Centro Astalli ha portato avanti un’intensa campagna di sensibilizzazione, non solo attraverso i media, ma anche nelle scuole con il coinvolgimento diretto di più di 24.000 studenti.

La pubblicazione di quest’anno, arricchita dalle vignette di Mauro Biani, include i commenti di Mario Calabresi, Enrico Letta ed Enzo Bianchi. L’intero rapporto è disponibile sul sito del centro Astalli.

Ambra Di Chio
(28 aprile 2015)

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