La corretta informazione dei cittadini stranieri, soprattutto per quelli dei paesi terzi che riscontrano difficoltà linguistiche e culturali, è fondamentale per accedere ai servizi di ogni tipo. Questo è emerso dal seminario Diritti e responsabilità: servizi e percorsi di comunicazione per i migranti organizzato il 28 maggio presso il dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale de La Sapienza Università di Roma.
All’appuntamento iniziato con considerazioni sul portale migrando.it erano presenti i responsabili delle associazioni che operano nel ambito dell’immigrazione: Simone Andreotti per InMigrazione Onlus, Valentina Fabbri dal Programma Integra, Tatiana Nogailic da AssoMoldave, ma anche Fabrizio Melorio dell’Istituto Luigi Sturzo e la giornalista di PiuCulture, Piera Francesca Mastantuono.
Il dibattito si è concentrato su come gli stranieri possano essere aiutati ad accedere, grazie a una corretta informazione, sia ai servizi che sono esclusivamente destinati a loro, ad esempio quelli relativi al rilascio del permesso di soggiorno, ma anche a quelli destinati a tutti i cittadini, come la procedura per ottenere la carta d’identità. Accanto alla corretta informazione c’è bisogno anche della semplificazione dell’informazione perche la “società italiana è molto complessa e diversificata sul territorio”, secondo Simone Andreotti “se non c’è modo di spiegare l’esistenza di un diritto, equivale a non averlo”.
Sempre sul versante della comunicazione e dell’informazione per i cittadini stranieri si trova anche il nostro giornale, presentato concisamente da Piera Mastantuono che ha messo in evidenza il lavoro fatto dalla redazione per capire quali siano le esigenze degli stranieri e per dare loro delle risposte. A questo lavoro partecipano anche i giovani stranieri inseriti in Infomigranti il quinto Laboratorio di comunicazione realizzato da PiuCulture grazie al 8×1000 della Chiesa Valdese.
Valentina Fabbri ha presentato Programma Integra, una società cooperativa sociale che opera nell’ambito dell’integrazione dei migranti e rifugiati, ma fornisce nello stesso tempo gli strumenti necessari agli operatori che lavorano in questo settore. La presidente dell’associazione AssoMoldave, Tatiana Nogailic nel suo intervento ha specificato che cerca di orientare i suoi connazionali verso la Moldova partendo dai progetti europei che si stanno avviando nel suo paese, e spera che tra qualche anno i moldavi potranno ritornare a casa e lasciare in Italia soltanto il ricordo del loro passaggio.
La comunicazione e l’informazione aiutano i cittadini stranieri nel processo di inclusione, che non dovrebbe significare assorbimento, ma una “bella percezione di reciprocità” come ha precisato la nostra collega Piera Mastantuono.
Alina Barbulescu
(3 giugno 2015)