Coris Sapienza: l’università incontra il mondo del lavoro

Coris Sapienza: l’università incontra il mondo del lavoroRilanciare l’attualità della didattica per favorire l’inserimento lavorativo dei candidati. Questo l’obiettivo del meeting che si è svolto venerdì 28 novembre 2014 al Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale della Sapienza. Docenti e esperti di placement hanno incontrato rappresentanti di imprese pubbliche e private e di organizzazioni non profit – tra cui Piuculture – per discutere idee e proposte utili alla preparazione dei professionisti in comunicazione e cooperazione internazionale.
Obiettivo che coinvolge l’intero ateneo, come ha sottolineato il direttore del Coris Mario Morcellini “Il destino professionale degli studenti è responsabilità anche dei professori. Siamo pronti ad attrezzarci per un rapporto in cui gli stakeholders interferiscano con la formazione attraverso una valutazione periodica degli orientamenti didattici”.

Analizzando i dati dell’indagine AlmaLaurea 2012 sui laureati della facoltà di Scienze della comunicazione della Sapienza quella che sembra emergere non è una difficoltà tout court a trovare lavoro – a un anno dal conseguimento del titolo è occupato il 57% degli intervistati – quanto a ottenere un impiego corrispondente agli studi scelti. A cinque anni dalla laurea il 92% dei professionisti coinvolti nell’indagine ha un lavoro ma solo il 36% dichiara di utilizzare in misura elevata le competenze acquisite durante la formazione. Un problema che non riguarda soltanto i laureati in comunicazione: più della metà dei professionisti usciti dalla Sapienza a cinque anni dalla laurea dichiara di usare poco o per niente quanto ha appreso negli anni di studio.

La riduzione di tale gap è un impegno che l’ateneo romano – il più grande d’Europa – si è posto da tempo, come dimostra la nascita nel 2009 di ImpreSapiens, centro di ricerca e servizi che intende garantire il collegamento tra l’università e il mondo del lavoro. “Sempre più aziende sono interessate a conoscere i futuri professionisti prima che conseguano il titolo” ha spiegato il direttore Fabrizio D’Ascenzo illustrando le attività promosse dal centro, che spaziano dalle ricerche sui trend occupazionali e sulla formazione all’orientamento e alla creazione di collaborazioni con aziende e enti pubblici. Nascono così progetti come Campus Mentis, che favorisce l’incontro tra laureati e imprese, e nuovi percorsi formativi come il Master in Europrogettazione.

Altro progetto che punta a favorire l’inserimento lavorativo degli studenti italiani è Fixo, promosso dal ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso la società Italia Lavoro. Tra gli strumenti messi in campo l’apprendistato di alta formazione e ricerca, contratto che consente alle imprese di assumere studenti ottenendo sgravi retributivi, contributivi e incentivi economici fino a 6.000 euro. “Si tratta di una formula utile per le aziende che intendano investire nelle proprie risorse e che per questo sono disposte a erogare formazione intesa come acquisizione di competenze on the job” ha chiarito Simona Cisotta di Italia Lavoro. Tale tipologia è applicabile inoltre al praticantato delle professioni ordinistiche, esperienze professionali e attività di ricerca.

Dopo gli interventi di Marco Bruno, che ha presentato l’offerta formativa del Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale e di Barbara Mazza, che ha illustrato l’operato dell’osservatorio Unimonitor.com, nato nei primi anni ’90 per “coniugare sapere e saper fare” assicurando la rispondenza degli orientamenti didattici ai fabbisogni del mercato, la parola è passata alla platea. Da questo primo confronto è emerso un plauso generale alla preparazione teorica fornita dal dipartimento ai suoi laureati, accompagnato da un invito ad una maggiore attenzione pratica ad alcuni settori come il fundraising, la progettazione, le iniziative autonome come la creazione di cooperative. “Saranno certamente previste ulteriori occasioni di confronto – ha concluso Marco Cilento – Nel frattempo fa piacere constatare che molte delle iniziative che ci sono state segnalate sono state, seppur con molte difficoltà, già avviate, a dimostrazione del fatto che ci stiamo muovendo nella giusta direzione”.

Sandra Fratticci
(4 dicembre 2014)

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