Con i loro occhi, con la loro voce di Lucio Simonato

con i loro occhi con la loro voce

Sentiamo parlare spesso di immigrazione e di temi collegati. In Con i loro occhi, con la loro voce Lucio Simonato, che ha molti anni di esperienza nel settore sociale, racconta la personale esperienza di migranti attraverso un punto di vista diretto e libero da pregiudizi, utilizzando lo strumento dell’intervista qualitativa. Secondo Lucio Simonato, il fine del libro è quello di “innescare un pensiero, dare un’occasione al lettore di riflettere” nella convinzione che ci sia sempre qualcosa da approfondire quando trattiamo una tematica così complessa.

Tutte le interviste – trentadue in totale – sono riportate senza interruzioni o commenti, e i dialoghi sono stati trascritti senza essere modificati. L’autore ha scelto di usare una punteggiatura essenziale e di mantenere l’uso di parole dialettali e in lingua straniera affinché il testo risulti fedele e comprensibile. Gli errori grammaticali e sintattici e le imperfezioni non sono stati modificati, né sono state aggiunte altre parole, cosa che avrebbe potuto sradicare il senso del discorso e sviarci da ciò che l’intervistato intende farci sapere.

Il campione di intervistati è molto ridotto e poco rappresentativo rispetto alle diverse nazionalità presenti nel nostro territorio. Non viene usata l’indagine statistica quantitativa, bensì la ricerca qualitativa, volta a privilegiare l’ascolto dei singoli casi presi a esame, ridotti nel numero, ma indagati in maniera approfondita. Alcuni dei soggetti intervistati sono conoscenze personali dell’autore, come JosephFaruq. Alcuni di loro vengono avvicinati per pura casualità, come IslamAhanonu, incontrati per strada; Kwabena, di fronte ad una stazione; Gabriela, avvicinata in un parco pubblico. Altre interviste sono state pianificate più attentamente per la loro peculiarità: Elena, georgiana, rifugiata politica in Italia; Kwasi, ghanese, che ha frequentato un corso di mediazione culturale a Schio; Giorgio, curdo, che racconta la difficile situazione dell’Iraq degli anni ’90.

Nel corso delle interviste emergono i problemi legati alla vita quotidiana che queste persone si trovano a dover affrontare: la difficoltà a trovare lavoro in un paese in crisi economica, i risvolti legali dovuti alla permanenza nel territorio italiano, la famiglia e i figli lontani, il razzismo e la solitudine, la religione. Molti degli intervistati ripercorrono le tappe della scelta di venire in Italia, raccontando il loro viaggio e accennando continuamente alla difficile situazione sociale, politica ed economica dei paesi di provenienza. In Con i loro occhi, con la loro voce trentadue storie diverse, accomunate da problemi comuni, trovano ascolto grazie alla passione e alla curiosità dell’autore.

Giacomo Pellini

(4 novembre 2015)

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