Lezione con Domenico Lipari “parole e luce per raccontare la realtà”

Domenico Lipari
Professor Domenico Lipari

Il prossimo mercoledì 24 febbraio, all’interno del corso base di fotografia interculturale di Stefano Romano, avrà luogo la lezione aperta a tutti di Domenico Lipari, etnografo e sociologo delle organizzazioni. Ha lavorato a lungo come ricercatore per il Formez di Roma. E’ stato inoltre docente per oltre dieci anni presso la facoltà di Sociologia della Sapienza di Roma e da tre anni insegna presso Scienze della Formazione a Roma Tre.

Il suo stile di ricerca sulle organizzazioni è legato agli approcci qualitativi ed etnografici, all’interno del quale ha assunto un importante valore l’idea di raccontare, in senso ampio. “La fotografia consente di descrivere in maniera dettagliata e puntuale i fenomeni sociologici, ovvero l’oggetto d’interesse”, chiarisce Lipari. “Se la scrittura usa la penna per definire parole, allo stesso modo la fotografia usa la luce per delineare la realtà”.

Ed è sempre tenendo ben saldo il punto di vista della narrazione poiché, sottolinea, “non mi ritengo un ricercatore sociale astratto, cerco invece di aver cura di raccontare confrontandomi con chi osservo, instaurando un dialogo costruttivo. In maniera osmotica influenzo e sono influenzato dalle circostanze che mi si presentano. Ciascun fenomeno è infatti intersoggettivo”.

Giornalismo, fotografia ed etnografia diventano così parti ugualmente importanti che conducono ad una piena e consapevole conoscenza dell’intercultura “che ha infatti valore se riceve consenso dagli attori coinvolti, tutti, senza scale di valori o importanza. Si tratta di qualcosa di più della legittimazione fornita dalla comunità scientifica.”

La comunità, come concetto, risulta perciò avere dei confini estremamente labili, poiché si tratta di qualcosa di particolare inserito in un contesto “una realtà fatta di soggetti umani, in continua evoluzione” rispetto alla quale la metodologia di ricerca “volendo escludere la possibilità di diventare etnografi da un giorno all’altro” si realizza nell’osservazione e, ancora una volta, nel racconto. “Il punto di partenza è guardare ciò che succede cercando di mettersi nei panni dell’altro. Si tratta di comprensione” nel senso più autentico del termine.

L’appuntamento per tutti, giornalisti, fotografi e curiosi è mercoledì 24 febbraio alle 18 nel centro A28 d’Intersos, in Via Aniene 28.

Piera Francesca Mastantuono

(17 febbraio 2016)

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