“Ho meno di diciott’anni, in Italia sono arrivato da solo e voglio chiedere l’asilo. Come faccio?” A questa domanda cerca di rispondere una guida sulla protezione internazionale dedicata ai minori stranieri non accompagnati realizzata dal Ministero dell’interno con il cofinanziamento dell’Unione Europea. L’opuscolo, rivolto anche ai tutor e agli operatori legali, contiene le informazioni importanti sulla procedura d’asilo per i minori giunti in Italia senza i familiari.
Secondo i dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al 31 dicembre 2015 in Italia c’erano 11.921 minori stranieri non accompagnati, provenienti maggiormente dall’Egitto, Albania, o Eritrea, di cui la grande maggioranza – 95,4 % – erano maschi. Solo una minoranza di questi ragazzi – ricorda la guida – vogliono fare la richiesta d’asilo in Italia. Nel febbraio 2015 erano 344 i minorenni senza accompagno che hanno chiesto in Italia la protezione internazionale.
La nuova guida, disponibile in italiano, inglese, francese, arabo, tigrino e somalo, fa chiarezza anche sulle figure di riferimento importanti per il minore richiedente asilo, come ad esempio:
- tutor – un adulto nominato dal giudice che accompagna il minore nel suo percorso in Italia. È con il tutor che il minore dovrebbe parlare sulla decisione di fare la richiesta di protezione internazionale,
- operatore della struttura – un dipendente della struttura in cui il minore viene accolto che ha il compito di prendersi cura di lui, ad esempio un legale, un medico, un assistente sociale, uno psicologo, ecc.,
- interprete della struttura – la figura che aiuta a comunicare con gli altri nella lingua del minore.
La guida affronta anche le figure che il minore incontra durante il colloquio alla Commissione territoriale:
- Intervistatore – uno dei membri della Commissione territoriale che ascolta la storia del minore ed insieme agli altri componenti della Commissione decide se riconoscere la protezione internazionale o meno,
- Interprete – non fa parte della Commissione, ma parla la lingua del minore e gli aiuta a comunicare durante il colloquio,
- Personale di sostegno – una persona che, a richiesta del minore, aiuta a sostenere il colloquio.
Nel dépliant viene ricordato ai minori la possibilità del ricongiungimento familiare, nel caso il giovane richiedente avesse familiari, o parenti in un altro paese europeo. In questo caso il minore dovrebbe parlarne con il proprio tutor o l’operatore legale.
La guida viene pubblicata nel periodo in cui emerge uno degli aspetti allarmanti della crisi migratoria. Come riporta Guardian citando Europol, sono almeno 10 mila i minori stranieri non accompagnati spariti dopo l’arrivo in Europa, di cui 5 mila sono scomparsi solo in Italia. Si teme, scrive il quotidiano britannico, che i piccoli rifugiati siano finiti nelle mani dei gang criminali.
Petra Barteková(3 febbraio 2016)
Foto in evidenza: ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images
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