Il Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci”, ha ospitato il 5 maggio l’inaugurazione della mostra Calligrafia e arte calligrafica del Pakistan- Stili e tendenze contemporanee, alla quale ha partecipato anche il ministro degli affari esteri, Paolo Gentiloni. All’evento organizzato dal Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, in collaborazione con l’Ambasciata del Pakistan, sono stati messi in evidenza i lavori dei più famosi calligrafi pakistani contemporanei.
“Ringrazio l’ambasciatore pakistano e il ministro della Cultura per questa iniziativa che permetterà al pubblico italiano di capire aspetti importanti della cultura del Pakistan”, cosi ha aperto il suo intervento Gentiloni. Il ministro ha colto l’occasione per ricordare la sua recente visita in Pakistan definita “molto produttiva”, da dove è tornato con la convinzione che il paese abbia una grande potenzialità e il rapporto con l’Italia sarà ancora più solido in futuro. Vista la situazione attuale e la lotta contro il terrorismo, le iniziative di questo tipo favoriscono il dialogo pacifico tra culture diverse.
In sintonia con il ministro è stato anche l’ambasciatore del Pakistan che ha ringraziato le autorità italiane per la collaborazione nell’organizzare la mostra ed è fermamente convinto che lo scambio culturale darà un contributo positivo alla relazione tra i due paesi.
Delle tradizioni calligrafiche in Pakistan ha parlato lo scrittore Athar Tahir, mentre l’artista Sumaira Amin, ha elencato le varie tecniche e i diversi materiali usati nella calligrafia islamica.
La scrittura araba è usata fin dalle origini nel testo del Corano nelle sue forme più eleganti ed è molto importante nell’arte islamica classica. Nelle moschee e in altri tipi di edifici, la calligrafia ha anche una funzione decorativa, integrandosi con lo stile ornamentale dell’arabesco.
Gli appassionati e i curiosi potranno visionare la mostra fino al 10 luglio.
Info: Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci”- Via Merulana, 248
www.museorientale.beniculturali.it
Alina Barbulescu
(10 maggio 2016)
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