L’étoile Marlon Dino da Tirana alle scene internazionali

“Io non volevo ballare, spiega Marlon Dino, però un amico mi ha detto che non sarei mai riuscito a essere un ballerino ed a quel punto è diventata una sfida personale. Se c’è la voglia, puoi fare qualsiasi cosa”. Spiega così la sua passione per la danza diventata una professione, Marlon Dino, venerdì 17 marzo al Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università Sapienza nell’incontro organizzato dall’Ambasciata d’Albania in collaborazione con Cipriani Entertainment . Insieme a Marlon Dino c’erano Lucia Lacarra, étoile internazionale e Daniele Cipriani, curatore di rassegne e festival di danza e produttore.L’evento, condotto da Marialuisa Abicca ha fatto emergere le personalità dell’ étoile Marlon Dino, ma anche della sua compagna di danza e di vita Lucia Lacarra. L’occasione è stata la terza edizione del galà “Les Etoiles” dove Daniele Cipriani ha portato all’Auditorium di via della Conciliazione grandi nomi della danza internazionale, da Mosca a New York.L’incontro si è aperto con il saluto dell’ambasciatrice d’Albania Anila Bitri che ha definito Marlon Dino “Un artista che proietta se stesso in un rapporto con gli altri di dare ed avere. Un danzatore, in realtà una coppia di danzatori, insieme a Lucia Lacarra, che non si può dividere.”

Marlon Dino
Marlon Dino è nato e cresciuto in Albania, la mamma vedendolo danzare in casa ha capito che la danza sarebbe stata il suo futuro. Marlon si è formato alla Scuola di Coreografia e Danza di Tirana dalla quale hanno tentato di escluderlo per  3 volte perché sostenevano che lui non avesse gli standard per la danza. “Solo un maestro di ballo ha creduto in me e ha detto: Non lo mandate via, datemi un anno con lui, se poi non rispetta gli standard lo potrete escludere” racconta Marlon. Una storia la sua che parte da un carattere molto forte e tanta caparbietà.Nel 1998 grazie ad una borsa di studio entra a far parte del Geneva Dance Center sotto la direzione di David Allen.Nel 2001 arriva al Balletto dell’Opera di Vienna dove per un anno e mezzo non entra in scena, nonostante avesse un contratto. “Ho riportato questo fatto al direttore, che però non ha apprezzato il mio essere diretto. Dopo questo episodio di Vienna ho passato un periodo con un senso di disillusione, non avevo soldi ed ho dormito anche alla stazione. Avevo già preso il biglietto per tornare a Tirana, ma due giorni prima della partenza ho ricevuto una telefonata da Monaco, mi proponevano un contratto. Ho strappato il biglietto”. Nel 2002 entra a far parte del corpo di ballo dello Staatsballett di Monaco di Baviera.In seguito c’è l’incontro con Lucia Lacarra. Un incontro casuale, per un infortunio di un altro danzatore, Marlon lo deve sostituire in scena e si trova al fianco di Lucia. Lei è sorpresa “Dopo lo spettacolo sono andata a parlare con il direttore, esprimendo tutto il mio stupore per il potenziale incredibile che aveva questo ragazzo” racconta Lucia.Marlon e Lucia ballano insieme da 10 anni ed è sempre come la prima volta. Lei è mora, piccola e magra, lui è biondo e alto con un fisico statuario, Marialuisa Abicca lo paragona ad Alessandro Magno, una coppia totalmente diversa ma che insieme crea una magia, i due ballerini diventano una unica cosa.L’incontro si conclude con l’auspicio dell’ambasciatrice d’Albania che ai due ballerini stia a cuore anche il pubblico albanese e che questo li porti, l’anno prossimo, a lavorare con il corpo di ballo di Tirana. 

Amarilda Dhrami(21 marzo 2017)

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