Vladimir Doda – attore albanese nella giuria di MedFilmFestival

Il Medfilm Festival è una rassegna cinematografica dedicata alle pellicole provenienti dal Mediterraneo. Fra i suoi obiettivi, oltre alla diffusione della cultura mediterranea, c’è quello della tutela dei Diritti Umani e del sostegno al dialogo internazionale.Come negli anni precedenti, in collaborazione con Piuculture, il Festival ha invitato una giuria composta da ragazzi di origine straniera, appassionati di cinema, a scegliere il proprio film preferito.Fra i membri della giuria di quest’anno c’e Vladimir Doda, un giovane attore proveniente dall’Albania. Vladimir ha svolto il suo compito di giurato portando con se il proprio bagaglio professionale di formazione teatrale.Le prime vette nel cinema e teatroDoda vive in Italia da 14 anni, si è laureato in Lettere e Filosofia  all’Università La Sapienza di Roma. Appassionato di cinema e teatro, durante gli studi ha seguito un corso di alta formazione in Commedia dell’Arte presso Centro Teatro Ateneo. Il Laboratorio Teatrale ha messo in scena lo spettacolo “La fedele Elisabella” vincitore del Gran premio alla Biennale di Varsavia. Nel 2013 si è diplomato presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine.Doda ha avuto diversi ruoli teatrali partendo dal 2008 con i registi Claudio Raimondi e Riccardo Caporossi poi con Claudio De Maglio. Con il film “Piccola Patria” di Alessandro Rossetto è arrivato alla mostra Internazionale del cinema di Venezia.Un altro lavoro altrettanto interessante è stata la partecipazione al film “Se chiudo gli occhi non sono più qui” di Vittorio Moroni.

Vladimir Doda alla mostra Internazionale del film di Venezia.
Vladimir Doda alla mostra Internazionale del film di Venezia.
Sul lavoro di un attoreRiflettendo sulla sua visione del lavoro di attore: c’è chi pensa che gli attori con formazione teatrale tendono ad essere più “completi”, perché lavorano con se stessi; con il loro corpo, con il viso, con la voce. Ma cinema e teatro hanno, in sostanza, principi simili per quanto riguarda la recitazione, ma estetiche diverse rispetto all’intrattenimento.I criteri di giudizioEssendo albanese,  Vladimir Doda ha anche un particolare interesse per il cinema mediterraneo. Con attenzione ha seguito le precedenti edizioni di MedFilmFestival. Ciò che lo ha spinto a partecipare alla giuria Piuculture non è stato tanto il desiderio di giudicare i film, quanto entrare nel tema dell’area meditteranea, sentire le opinioni sull’immigrazione dei ragazzi che la vivono sulle loro spalle.

Per la decisione finale sulla valutazione dei film partecipanti al festival aspetta il confronto con gli altri giudici. Ognuno di essi avrà la propria opinione, che dipende dalla cultura di provenienza e dalle emozioni che i film hanno trasmesso. “Il fattore più importante è trovare una pellicola che abbia un qualcosa che collega tutti i giurati, ma alla fine se un film è buono lo decide il pubblico”.Il vissuto dei giudici è importante: “Ognuno cerca di trovare quello che vede sullo schermo anche partendo da sé stesso. Già solo il concetto di “Viaggio” è molto vasto. Dipende se viaggi in Italia e sei venuto con il gommone o con un visto”, se visiti un luogo da turista o per lavoro, se viaggi da solo o con un’altra persona…

Marianna Soronevych

(26 ottobre 2016)

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