Tra i banchi di scuola nasce il giornale italo-romeno “Il Binario”

Un viaggio insieme per scoprire e conoscere non solo un paese, ma anche un popolo molto vicino con tante somiglianze con gli italiani, un’occasione per migliorare la convivenza”. Con queste parole, Gina Dumitriu, responsabile e ideatrice di “Il Binario”, definisce il giornale italo-romeno nato tra i banchi di scuola del Liceo scientifico Renato Donatelli di Terni.Trimestrale, bilingue e confezionato da una ventina di ragazzi romeni e di seconda generazione, “Il Binario” è composto da 24 pagine attraverso le quali ci si immerge nella cultura romena tra rubriche d’autore, firmate da scrittori romeni di lingua italiana come Alex Coman e Catalina Pintile, articoli dedicati alla conoscenza della geografia e della cultura della Romania, interviste ai ragazzi che per vari motivi sono tornati in Romania in modo tale da poter raccontare  entrambi i paesi. “Il progetto è stato finanziato dalla Romania con il sostegno del CESVOL, Centro Servizi Per Il Volontariato di Terni, in partenariato con l’associazione Fiore Blu,” spiega Gina che dal 2007 tiene un corso di lingua romena proprio al Donatelli.Un nuovo progetto che è stato accolto con tanto entusiasmo e fiducia dagli adolescenti del liceo ma anche dai giovani studenti universitari e che ha lo scopo di “coinvolgere i ragazzi in un progetto culturale che li aiuti ad imparare e diffondere informazioni correte sui diversi temi della cultura romena. Penso che come insegnanti abbiamo anche un ruolo sociale e una responsabilità nei confronti  delle seconde generazioni: fare in modo che conoscano tutto quello che li possa aiutare a stare bene con la propria identità culturale.”il binarioE come in una vera redazione, una volta a settimana, i giovani redattori si riuniscono intorno ad un tavolo e il professore, che ha il ruolo di tutor, elabora un piano editoriale, assegna i pezzi e stabilisce la scadenza. “Il lavoro si svolge in modo autonomo e anche l’alunno ha la possibilità di presentare argomenti, ma non c’è dubbio che la parte più difficile è la traduzione in un’altra lingua, di solito in romeno,” spiega con orgoglio la responsabile.Un aspetto, quello della lingua, molto importante per Gina dal momento che è stato una delle principali difficoltà che ha incontrato quando è arrivata dalla Romania in Italia 15 anni fa. “A 30 anni sono passata da essere una donna con una carriera avviata e una ricca vita sociale a essere una persona che non riusciva né a comunicare, per la mancanza di conoscenze linguistiche, né a conoscere altre persone. Non è stato facile, mi sentivo tanto sola”.Nel tempo Gina si è avvicinata alla cultura italiana e ha accumulato esperienza: dal 2008 è insegnante di lingua, cultura e civiltà romena, collabora con varie organizzazioni come mediatrice linguistica e culturale, organizza corsi di pittura per bambini e nel 2008 ha fondato l’associazione Fiore Blu che si occupa di cultura, educazione e informazione. Quando Gina è arrivata in Italia è stata colpita non solo dalla capacità del popolo italiano di fare arte ma anche dalla storia e dalla cultura italiana. “Negli ultimi anni ho notato con piacere che le iniziative romene a livello culturale, economico ed editoriale sono raddoppiate”, una conferma di questo andamento è anche “Il Binario” che presto esordirà sul web e  verrà replicato all’interno di altri licei italiani per  raccontare nuove storie e vissuti ad una generazione bilingue e biculturale attraverso un’unica lingua, quella dell’integrazione

Cristina Diaz15/11/2017

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