Sinnos: Dalla biblioteca per i ragazzi a Lampedusa al Calendario interculturale. Quando l’integrazione passa attraverso i libri

calendario sinnos 2018

Il 2018 sarà un anno tutto da mordere. Pieno di energia, di allegria e da affrontare con determinazione, ma anche con il conforto che dà la cioccolata, ingrediente scelto come tema per l’edizione 2018 del Calendario Interculturale Sinnos. Un ingrediente proveniente da terre lontane e portatore di tutto quello che il calendario vuole esprimere: convivenza, mescolanza e arricchimento.

Dai tartufi cous cous e cioccolato alla torta della foresta nera, dal tacchino al mole poblano alla mousse vellutata al cioccolato, ogni mese verrà scandito da una gustosa ricetta al cioccolato curate dal laboratorio interculturale La Lucerna, associazione romana che lavora con le donne di tutto il mondo.

E non solo ricette, accanto alle indicazioni culinarie trovano spazio le illustrazioni colorate e legate al cioccolato di Josephina Schargorodsky e le festività delle maggiori comunità religiose presenti in Italia. “Oggi il nostro paese ha cittadini italiani che hanno origini diverse, portatori di culture e lingue differenti, anche se parlano la nostra lingua, hanno festività diverse da quelle cattoliche. È bene imparare a farci gli auguri a vicenda e a essere, come nel nostro Calendario, tutti alla pari nei diversi giorni sacri e di festa. Senza paura, ma con quella lungimiranza che per una convivenza positiva e rispettosa deve per forza esserci così da creare ponti tra persone”, spiega Della Passarelli, direttore editoriale della casa editrice Sinnos.

Ponti e integrazione fra culture diverse che, come suggerisce la direttrice, sono possibili anche attraverso i libri perché “sono uno strumento per costruire cittadinanza e integrazione tra persone: ci fanno conoscere diritti e doveri, ci insegnano a capire sentimenti, paure e ragioni degli altri e ci danno le parole per esprimerci.”

E a dimostrarlo è la Biblioteca per ragazzi che è stata costruita a Lampedusa. Un progetto della sezione italiana di IBBY, International Board on Book for Young People, nato nel 2012 e la cui sede è stata donata dal Comune di Lampedusa. Lo spirito di IBBY e della sua fondatrice, Jella Lepman, è proprio quello di dare libri ai bambini perché possano costruire o ricostruire il proprio pensiero e immaginario, nutrire la mente e crescere capaci di scegliere e di pensare. Un’esperienza che è stata raccontata nel libro di Elena Zizioli con Giulia Franchi, I tesori della lettura sull’isola , il quale non solo spiega com’è nata la biblioteca per ragazzi di Lampedusa ma anche come l’esperimento potrebbe essere replicato in altri luoghi d’Italia, come per esempio i quartieri di periferia, spesso poveri di proposte culturali per i più giovani.

Biblioteca IBBY Lampedusa
Foto Facebook Biblioteca IBBY Lampedusa

Siamo approdati sull’isola con l’idea di lavorare con i minori migranti, poi ci siamo resi conto che c’erano oltre 1000 bambini e ragazzi lampedusani che non avevano accesso ai libri: né librerie, né biblioteche, “soltanto” la scuola e tanti tablet e smartphone. Così abbiamo lavorato per costruire una biblioteca a Lampedusa che è diventata uno spazio aperto, di libertà e di confronto.”

Nel 2013, sono arrivati ulteriori libri sull’isola grazie al progetto “Le Biblioteche di Antonio“, attraverso il quale la Sinnos acquista i migliori libri per ragazzi presenti sul mercato e li dona a una scuola disagiata dove non ci sia accesso a libri e lettura per mancanza di librerie e biblioteche, come era il caso di Lampedusa.

“Attualmente, la biblioteca è aperta grazie al lavoro di volontari e tirocinanti e fra gli scaffali troviamo anche un fondo con i migliori libri senza parole del mondo, i silent book. E’ proprio con questi libri che si lavora con i migranti.” Libri silenziosi attraverso i quali le immagini prendono il potere e creano mondi leggibili a tutti, al di là delle barriere linguistiche e delle differenze culturali per facilitare l’incontro tra bambini di origini diverse.

 

Biblioteca IBBY Lampedusa
Letture di Libri senza parole – Foto Facebook Biblioteca IBBY Lampedusa

Un’esperienza necessaria in un laboratorio a cielo aperto com’è Lampedusa e una strada ancora lunga da percorrere in Italia. “Ci sono troppi luoghi in questo Paese dove i ragazzi non hanno accesso ai libri e purtroppo le biblioteche scolastiche ci sono solo per volontà di pochi, non per legge. Vorrei che in Italia la lettura non fosse vista come una battaglia di retroguardia ma come un diritto fondamentale per crescere come individui,” conclude Della Passarelli.

Foto Facebook Biblioteca IBBY Lampedusa

 

Cristina Diaz
29/11/2017

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