Qualcuno si finge spavaldo, qualcun altro si tormenta le dita mentre parla, qualche altro cerca le parole giuste. 15 studenti, italiani e stranieri, del terzo e quarto anno del Liceo Scientifico Francesco D’Assisi sono alle prese con il loro primo colloquio di lavoro, o meglio di alternanza scuola lavoro. Non sarà selezionato un solo candidato, ma tutti parteciperanno alla quarta edizione del laboratorio di giornalismo sociale Infomigranti di Piuculture, la seconda dedicata alla scuola. Dall’altra parte della scrivania le tutor e la direttrice responsabile del giornale sono a loro agio nel ruolo di chi fa le domande: emergono passioni, attitudini e abitudini dei giovanissimi partecipanti.A turno gli studenti affrontano il colloquio. Il percorso formativo sarà un assaggio del mondo del lavoro con le regole che contraddistinguono la professione del giornalista, ma non solo: dalla prova di selezione al rispetto delle scadenze, fino al valore del lavoro di gruppo che è presupposto fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi, anche quelli più ambiziosi.
Il gruppo di studenti partecipanti
I ragazzi si raccontano: vengono dall’Italia, dall’Ecuador, dalla Romania, dall’Ucraina e dalla Cina. Ognuno ha un rapporto diverso con la sua cultura di origine. Già a un primo sguardo il gruppo di partecipanti compone un mosaico interessante, fatto di sport, dal rugby alla ginnastica artistica; di musica, dal pianoforte al violoncello; e di passioni. Nelle loro parole, la sensibilità e la maturità di pensiero contrastano tutti gli stereotipi sugli adolescenti. Simone è impegnato politicamente in un collettivo per dare forma concreta ai valori che gli hanno trasmesso in famiglia, Nicoletta difende i diritti delle donne dopo che un giorno ha letto commenti di odio su Facebook, Marco ha una collezione di macchine fotografiche analogiche e si sta attrezzando per allestire una camera oscura in casa.
Infomigranti scuola: il laboratorio di giornalismo
I partecipanti hanno passioni e abitudini oltre ogni aspettativa: pochi si informano cercando le notizie sui social, ad esempio. Ma la maggior parte guarda, puntuale ogni sera, il telegiornale. Passo dopo passo, da spettatori televisivi gli studenti diventeranno degli apprendisti giornalisti. “Insieme, racconteremo le notizie direttamente reperite sul campo”, dice la direttrice Nicoletta del Pesco. E mentre qualcuno si spaventa solo al pensiero, a qualcun altro brillano gli occhi. Nelle 60 ore di laboratorio i partecipanti scopriranno come si selezionano le notizie, come si raccoglie il materiale sul territorio, come si scrive per il web fino a lavorare, guidati dalle quattro tutor, come in una vera redazione giornalistica. Sabato 10 febbraio nella sede della redazione del giornale si svolgerà il primo appuntamento del percorso formativo. Le aspettative dei ragazzi sono tante e diverse: “Voglio imparare a leggere un uomo”, dice Emil. “Vorrei capire quanto possono essere distanti o vicine due culture”, aggiunge Valerio. “Mi aspetto di fare del vero giornalismo”, conclude Sonia.Con la seconda edizione di Infomigranti Scuola comincia una nuova sfida: per tutti è tempo di imparare e di mettersi alla prova. Ancora una volta, anche per la redazione.
Rosy D’Elia7 febbraio 2018
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