“Sono vissuta in un piccolo paesino di campagna, mio nonno aveva mucche e maialini. Lì la vita è più dura, si comincia a lavorare da quando si è giovani”. Monika è venuta in Italia perché invogliata dal padre a fare nuove esperienze e conoscere nuove tradizioni e culture: ormai è qui da più di 13 anni.Monika arriva nella capitale viaggiando parecchio: la sua prima tappa è il Friuli Venezia Giulia in compagnia di sua zia. Un viaggio lungo e faticoso con la macchina, ben dodici ore. Poco tempo dopo, per esigenze economiche, va ad Assisi, ospite di parenti. Dopo essersi ambientata, Monika decide di trasferirsi a Roma grazie a un suo piccolo ma indipendente stipendio che la porta piano piano prima all’affitto di un piccolo appartamento e poi alla conoscenza del suo attuale compagno e futuro sposo. Monika oggi convive e abita a Roma.“Devo essere sincera: la prima impressione che ho avuto di Roma è stata di una città affollata e sporca”. Lo stupore rivolto a questa città è dovuto al fatto che in Polonia non si è abituati a vivere come gli italiani. In Italia le persone sconosciute ti rivolgono la parola, sono accoglienti e gentili, cosa che non accade in Polonia: “I polacchi sono molto più chiusi, quando si entra in un negozio non è come a Roma, dove il commesso ti saluta con calore, ma il contrario. Sono persone fredde e formali”.Monika ha trovato difficoltà le prime volte a dialogare con qualcuno, perché non riusciva a distinguere l’approccio formale da quello informale, ossia il nostro dare del “tu” o del “lei”. Infatti ancora oggi sbaglia, e racconta il perché: “Quando bisogna rivolgersi a qualcuno, in Polonia, si usano sempre Signore e Signora, specie se si parla con una persona più grande o un coetaneo”.Continua Monika: “Ho imparato l’italiano da sola. Non avevo soldi per seguire un corso. Ma grazie al mio lavoro, che mi permette di stare a contatto con le persone, ho visto dei miglioramenti.”E il futuro? “Mi piacerebbe ritornare in Polonia, perché mi manca la mia famiglia e le mie amiche che già da tempo sono ritornate. Devo dire però che Roma è bella proprio perché c’è il mio Massimo.”
Maria Sole Cerchi(16/05/2018)