Sono le 8 del mattino: tanti ragazzi, ripassando la lezione del giorno, sbadigliando o a passo svelto, si recano a scuola. Ad un’occhiata generale, si direbbe che molte cose li accomunano. Anche Imane, 19 anni, studentessa di un istituto tecnico per il turismo, comincia la sua giornata. Sembrano poche le differenze tra i tanti ragazzi che, come lei, usano l’autobus per raggiungere la scuola in orario. Ma la sua è una storia di certo non comune.Imane è arrivata in Italia due anni fa, da Casablanca. La sua infanzia è stata segnata dalla morte del padre, un avvenimento che ha portato più di un cambiamento nella sua vita. Infatti, sua madre, nel 2006, si è trasferita in Italia e Imane è rimasta in Marocco, dove ha vissuto con la nonna paterna senza poter vedere la madre per tanti anni.Quando due anni fa sua madre le ha prospettato di raggiungerla in Italia, Imane ha avuto dubbi e speranze. “All’inizio non ero entusiasta”, confida, “mi piaceva stare in Marocco perché c’era tutto il resto della mia famiglia e i miei amici”. E aggiunge: “Quando sono arrivata in Italia, la mia nuova vita mi è piaciuta. Ho potuto ritrovare mia madre e le mie sorelle”.Non sono mancate, tuttavia, le difficoltà: per Imane non è stato facile inserirsi in un Paese così diverso e imparare una nuova lingua. Infatti, continua a raccontare, “all’inizio frequentavo lo scientifico, mia madre mi ci aveva iscritta pensando che qui le scuole fossero tutte uguali, come in Marocco. È stato difficile per me: non amo particolarmente le materie scientifiche”, aggiunge sorridendo. “Per fortuna l’insegnante del corso di italiano per stranieri ha colto le mie paure e mi ha consigliato una scuola più adatta alle mie attitudini, un istituto tecnico per il turismo. Adesso sono molto felice”.Imane ha imparato ad apprezzare le diversità culturali ma mantiene forti i legami con il suo Paese, conservandone le tradizioni: “Mi piace l’italiano: ormai lo parlo e lo scrivo. A casa, però, parliamo l’arabo, che è la nostra lingua. Celebriamo anche le festività più importanti della religione musulmana”.L’Italia è la sua nuova casa: qui vede il suo futuro. Spera un giorno di diventare hostess e, mentre lo dice, le si illumina lo sguardo.
Caterina Padalino7/03/2018