Percezione e dati oggettivi, paure e numeri, questo il bivio difronte al quale il cittadino si trova fra le notizie dei media e la quotidianità quando si parla di immigrazione. L’ISPI, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, attraverso un Fact Checking ha cercato un punto di incontro fra queste due direzioni che sembrano sempre più divergere, dando le risposte alle domande più ricorrenti sul tema. Il Fact Checking parte dall’analisi di dati pubblicati e quotidianamente aggiornati da fonti autorevoli come il Ministero dell’Interno e l’UNHCR. Dati visibili a tutti e che “letti” con metodo mostrano l’andamento nel tempo del fenomeno migratorio, scardinando false percezioni dettate da paure e correnti politiche transitorie. L’immigrazione assume sempre più un carattere ordinario che necessita di una strutturazione nell’accoglienza, superando, come si va ripetendo da tempo, lo status di emergenza.Ma lasciamo parlare i numeri: cosa sta accadendo? Ecco le somme tirate dall’analisi dell’ISPI.
Fact checking: calo degli arrivi
Dal 15 Luglio 2017 con l’adozione del Codice di Condotta prima e poi, il primo febbraio 2018, con il passaggio dall’operazione Triton a Themis da parte di Frontex, è iniziato un ripido calo degli arrivi. L’ISPI registra al 30 Aprile 2018 un decremento del 75% rispetto allo stesso periodo del 2017, affidando all’andamento di maggio future previsioni. Ad oggi, 15 maggio 2018, continua la discesa che si attesta al – 76.7%. Questo significa che il calo degli arrivi sta sì continuando ma bisogna tener in considerazione anche i fattori al contorno, come le condizioni climatiche e la riapertura di altre rotte, vecchie e nuove.
Fact Checking: ONG, accoglienza e Relocation
ONG come “taxi del mare”, questa una delle notizie che ha segnato le prime pagine della stampa alimentando pregiudizi e diffidenza tra i cittadini. Cosa dicono i fatti?Non esiste alcuna correlazione fra la “variazione mensile degli sbarchi” e i “migranti salvati in operazione condotte da ONG”: il grafico mostra chiaramente come l’andamento non denoti alcuna correlazione fra le due tipologie di dati (in caso contrario avremmo riscontrato un allineamento dei puntini azzurri come a delineare un andamento proporzionale fra i due).
Fact checking: ripartire dai dati per cercare le risposte
L’ISPI, attraverso il suo studio (consultabile in versione integrale alla seguente pagina) ha mostrato come sia possibile rispondere a domande quotidiane su aspetti legati al delicato tema dell’immigrazione usando dati che si traducono in fatti. Quello che emerge non è tanto la risposta assoluta, ma l’oggettività di base da cui partire per studiare possibili andamenti e interpretazioni a seconda delle discipline di studio. L’importanza del fact checking è trasversale e crea un trait d’union fra chi la migrazione la racconta, la regolamenta e disciplina. Un esempio per riprendere il bando della matassa storditi dalle presunte notizie e le fake news.
Silvia Costantini(15 maggio 2018)
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