Fakrul e il suo Biryani ai fornelli di “In Cammino…Catering Migrante”

Riso, pollo, yogurth, pomodoro, peperoni, cipolla, curcuma e zenzero. Ecco gli ingredienti del Biryani, una gustosa ricetta tipica del Bangladesh che Fakrul, uno dei venti cuochi che fa parte del progetto “in cammino… Catering Migrante”, spiega in un italiano ancora un po’ traballante.

Il profumo del Biryani mi fa ricordare la mia infanzia. E’ il mio piatto preferito e prima di partire la mamma mi ha insegnato a cucinarlo.”

Fakrul, classe ’96 e sguardo timido, è arrivato a Roma dal Bangladesh due anni fa dopo un lungo viaggio pericoloso ma anche costoso che spiega con precisione. “Dal Bangladesh ho preso l’aereo per Dubai, poi per la Tunisia e infine per la Libia, lì ho lavorato come commesso in un negozio di scarpe per due anni finché l’attività ha chiuso e ho deciso di scappare, ma per problemi politici con il mio paese non potevo tornare in Bangladesh.”

E’ in quel momento che Fakrul non riesce a trovare una via legale alternativa ai trafficanti e decide di affidarsi a loro. “Ho pagato tanti soldi per comprare un posto all’interno di un barcone insieme ad altre 120 persone. Ancora ricordo i loro visi, i loro pianti ma sopratutto la mia paura.” Dopo tre giorni di viaggio, Fakrul è arrivato sulle coste della Sicilia dove è stato accolto dalla polizia, la quale è stata molto ospitale nei suoi confronti, “mi hanno aiutato a svolgere le diverse procedure con i documenti e mi hanno portato ad un centro di accoglienza dove mi è stato offerto da mangiare e un posto letto”.

Ma il viaggio di Fakrul non finisce qui. Pochi giorni dopo il suo arrivo in Sicilia con un pullman è stato trasferito nella capitale italiana in un viaggio che lui definisce “traumatico”. “C’era tanta confusione e poca informazione. Nessuno dentro quell’autobus sapeva dove stavamo andando e tanti ragazzi piangevano, finché, dopo qualche ora, ho visto un cartello sulla autostrada con la scritta “Roma”. In quel momento tutte le nostre insicurezze sono diventate certezze e i pianti sono diventati sorrisi,” spiega emozionato.

Quando parla del suo arrivo nella capitale e di come ha ottenuto il suo primo lavoro in Italia, Fakrul, cambia l’espressione del viso e sorride. “A Roma ho trovato soltanto persone gentili, perciò mi ritengo una persona molto fortunata. Appena sono arrivato sono stato trasferito immediatamente al Centro di Accoglienza Straordinaria “Riserva Nuova 2”, dove ho cominciato subito a frequentare un corso d’italiano che mi ha permesso pochi mesi dopo di trovare il mio primo lavoro come lavapiatti ad Ostia.”

La determinazione di Fakrul e la sua passione per la cucina vengono subito apprezzate dalla sua insegnante d’italiano che gli consiglia di provare la fortuna ai fornelli di Gustamundo, il ristorante che a Roma propone cucine da tutto il mondo. E’ lì dove, dopo aver lavorato per qualche mese, Pasquale Compagnone, chef ideatore di Gustamundo, gli suggerisce di seguire il corso di cucina “In cammino…Catering migrante”.

“Grazie al corso ho fatto nuove amicizie, ho avuto l’opportunità di conoscere cucine di tutto il mondo e ho migliorato le mie tecniche culinarie, sopratutto quelle che riguardano la pasticceria”, confida il giovane mentre mostra una fotografia sul cellulare degli ultimi dolci fatti con il pan di spagna che ha preparato in una delle ultime lezioni.

Fakrul in una delle lezioni di pasticceria del progetto “In Cammino…Catering migrante”

E anche se il sogno di Fakrul è quello di diventare uno chef in Italia, dopo il corso di cucina, ha deciso di concentrarsi su altri due obiettivi: seguire un corso di mediatore linguistico che gli permetta di aiutare altre persone che si trovano nella sua stessa situazione e continuare con le lezioni d’italiano. “Ho tanta voglia di imparare a parlare bene l’italiano perché in questi mesi ho capito che la lingua, così come la cucina, sono i due principali veicoli d’integrazione tra i popoli e i paesi.

Ricetta del Biryani

Mettere in una ciotola yogurt, zenzero, curcuma, cumino e paprika dolce. Aggiungere l’aglio tritato finemente, il peperoncino e un po’ di succo di limone. Mescolare bene gli ingredienti e aggiungere un po’ di sale e pepe.

Tagliare i petti di pollo a piccoli pezzi, aggiungerli nella ciotola e amalgamare il tutto. Coprire la ciotola con la pellicola e farla riposare per una notte intera in frigorifero.

In padella con un filo d’olio mettere a imbiondire la cipolla tagliata a fette sottili. Quando la cipolla sarà appassita versare il pollo con la sua marinata e farlo cuocere 2-3 minuti per lato. Stemperare lo zafferano nel bicchiere di latte tiepido e aggiungerlo al pollo. Coprire il tutto con il coperchio e cuocere per 10 minuti.  Passato il periodo togliere il coperchio, aggiungere ancora un po’ di sale se occorre e finire la cottura fino a quando il pollo sarà accompagnato da un fondo cremoso. Mettere il pollo biryani nel piatto  accompagnato con riso basmati. Bhāla kṣudhā! (buon appetito!)

Biryani

Cristina Diaz
(25 agosto 2018)

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