“Solo in Cartolina”, il 30/9 tutti in piazza con i creativi

 <<Solo in cartolina>> è una campagna di denuncia contro le morti in mare portata avanti dai “Creative Fighters”, un gruppo di creativi che ha deciso di prendere una posizione e schierarsi dalla parte di chi, a prescindere dal partito politico, soccorre in mare aperto salvando le vite dei migranti al largo delle nostre coste.
Il suo nome prende spunto proprio dalle parole del Ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Le Ong vedranno l’Italia solo in cartolina” aveva affermato a fine giugno. L’idea è quella di creare una sorta di sommossa epistolare e rispondere a tale dichiarazione attraverso dei messaggi scritti sul retro di alcune cartoline “speciali”, create ad hoc per esprimere il dissenso e sostenere chi salva le vite dei migranti in mare.
La cartolina di Nicole Romanelli
La cartolina di Nicole Romanelli

Scegli la tua cartolina e imbuca

Durante tutta la giornata del 30 settembre i creativi scenderanno in Piazza della Rotonda dalle 10 alle 18 per raccogliere i messaggi da recapitare in Piazza del Viminale 1. I partecipanti potranno scegliere una delle 10.000 missive stampate e le cartoline speciali realizzate da Sea-Watch, Refugees Welcome Italia, Greenpeace Italia, ActionAid Italia, Welcoming Europe – Per un’Europa che accoglie, Medici Senza Frontiere e Proactiva Open Arms che hanno aderito all’iniziativa. Una volta scritto il messaggio, non resta che imbucare la cartolina in una cassetta della posta costruita per l’occasione dai makers di Studio Superfluo. Nello stesso giorno sarà possibile lasciare il proprio messaggio in cartolina anche in Piazza Duomo a Milano dalle 15 alle 17 dove alcuni Creative Fighters saranno in corrispondenza con la capitale durante la manifestazione Intolleranza Zero organizzata dai Sentinelli di Milano.
“Personalmente posso dire che lo abbiamo fatto perché noi creativi raramente abbiamo preso una posizione su degli argomenti che possono essere difficili o scomodi. Ma in questo preciso momento storico non possiamo più rimanere in silenzio” ha spiegato Pietro Gregorini che, insieme a Nicole Romanelli, Verdiana Festa e Michela Locati, fa parte degli ideatori del progetto.
La cartolina di Chiara Bettega
La cartolina di Chiara Bettega

Un’idea spontanea nata in un bar

L’idea è nata spontaneamente da una chiacchierata al bar tra un gruppo di amici poi, grazie all’impegno e al duro lavoro, questa voce sottile è diventata un vero e proprio coro di protesta. “Inizialmente abbiamo chiesto ai designer di realizzare delle cartoline che rimanessero sul tema, utilizzando un tono ironico ed uno stile trash, vintage, anni ’90. Abbiamo ricevuto più di 300 cartoline ed ancora oggi continuano ad arrivare”, ha spiegato Pietro. In un secondo momento è stato chiesto al pubblico online di scegliere 10 cartoline che li rappresentasse di più. Sono arrivati oltre 12.000 voti, e le cartoline vincitrici sono state stampate presso una cooperativa sociale su carta riciclata, per un totale di 10.000 copie. Nel frattempo, i creativi non hanno smesso di raccogliere più messaggi possibili, sia su internet sia grazie alla partecipazione di eventi quali il Festival ProXima di Torino e il Mundi Festival di Bari ai quali erano presenti.
“Il messaggio più bello? Un bambino a Bari ha voluto lasciare un messaggio dove ha scritto che il colore della pelle non si vede sotto la maschera di Spiderman” ha raccontato entusiasta Nicole Romanelli, “Di questo progetto ci tengo sempre a sottolineare che è la campagna di tutti, e non solo di noi ideatori. La reazione delle persone, la loro partecipazione, il loro aiuto e il network che si è creato mi ha davvero emozionato, perché so che le persone partecipavano perché ci credevano davvero e dietro non c’era nient’altro”.
I ragazzi di Solo in Cartolina hanno chiesto di essere ricevuti al Viminale a inizio ottobre ed al momento non hanno ricevuto risposte positive. “Il messaggio che vogliamo lanciare è che ci sono 10mila persone che hanno voluto manifestare il loro dissenso alla politica di governo che è stata attuata in questi mesi” hanno ricordato Nicole e Pietro, sottolineando che in fondo quello che conta di più sarà la partecipazione, a prescindere dalla consegna.
Francesca Mahmoud Alam(25 settembre 2018)
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