Spazi Aperti, dove l’arte diventa integrazione e dibattito culturale

Spazi Aperti è un evento progettato esclusivamente per artisti che risiedono a Roma negli istituti e accademie culturali straniere. L’iniziativa mira a stimolare la cooperazione tra i borsisti e il dialogo di idee in diverse aree” spiega Dalia Poleac, addetta per i programmi di promozione culturale dell’Accademia di Romania in Roma, che così descrive l’annuale mostra collettiva arrivata alla 17° edizione.Il vernissage si terrà venerdì 31 maggio  alle ore 19.00 con la presentazione delle opere dei 24 artisti che rimarranno esposte presso gli spazi “inusuali” dell’Accademia di Romania fino al 12 giugno. L’originalità del progetto sta nel declinare l’aspetto dell’integrazione invitando gli artisti a utilizzare per l’esposizione spazi unici e aperti che diventano un autentico dibattito culturale, dove l’arte contemporanea si apre a visioni comuni incontrando il pubblico e gli esperti.

Spazi Aperti: la “parola” all’arte contemporanea 

Le opere che verranno esposte offrono uno scenario variegato di tecniche, materiali e colori.

Spazi Aperti - Sonja Alhäuser
“Roxane sieben” – Sonja Alhäuser
L’effimero che in un oggetto ti rende completamente sveglio e racconta la vivacità del momento “ è il tema descritto da Sonja Alhäuser, artista tedesca già nota per le sue installazioni realizzate con materiali eccentrici commestibili.  “L’eternamente durevole e pesante è nel discorso con il processo di seduzione, il corso del godimento sensuale nel prevedibile futuro”
Spazi Aperti - Jonathan Kim
“Steel and Paper III with Elastomeric” – Jonathan Kim
Jonathan Kim ha solo 20 anni, nato e cresciuto in Corea del Sud, ha trascorso la maggior parte della sua vita in Cina per poi trasferirsi per motivi si studio ad Adelaide e diventare australiano. Come il suo background nomade, le sue opere d’arte contengono vari elementi culturali, dal concetto scultoreo del movimento giapponese Mono-ha e lo stile di pittura coreana Dansaekhwa fino alle idee post-minimal. Per Spazi Aperti esporrà un lavoro dedicato agli impatti ambientali: “le mie opere consisteranno in dipinti (disegni) e sculture. Sceglierò uno spazio interno indipendente nell’edificio dell’Accademia. Installerò alcune delle mie sculture sul pavimento. L’esposizione farà parte di un progetto a lungo termine che mira a ripristinare l’equilibrio sensoriale delle persone fornendo un’esperienza spaziale a chi oggi è costretto a sperimentare un’esperienza visiva eccessiva”.
Spazi Aperti - Jade Ching-yuk Ng
“More than humans” – Jade Ching-yuk Ng
L’interesse di Jade Ching-yuk Ng , ventisettenne di Hong Kong, sta nel de-costruire il simbolismo dal passato all’interno di eventi della vita reale invitando l’osservatore a farne parte attraverso le sue finzioni personali. Le opere diventano un parco giochi per gli spettatori in cui i trucchi rappresentano l’iper-realtà. Jade vede le cose in un atto teatrale senza motivi sostanziali, sviluppa personaggi immaginari che galleggiano in uno spazio altamente manipolato e diventano immobili. Lei ripensa il modo in cui questi personaggi si relazionano veramente in una storia falsa o reale. Estende l’ultra piattezza delle stampe in aspetti più tridimensionali. L’esperienza dei suoi viaggi diventano il punto di partenza e ricreano un nuovo viaggio nel suo lavoro per comprendere il significato e la mancanza di significato all’interno delle sostanze.
Spazi Aperti - Tero Annanolli
Tero Annanolli
Le mie opere sono state ispirate dalla natura e dal cibo – la vita intorno a noi“, dice l’artista finlandese Tero Annanolli, classe 1975, insegnante d’arte da 15 anni.  “Esploro spesso nuovi ambienti a piedi, in sintonia con i profumi e i suoni, così come la luce al mattino presto, alla sera o dopo la pioggia. Le erbe selvatiche sono qualcosa di ordinario e multidimensionale allo stesso tempo. Puoi trovarle nei fossati e nei campi e rivelano forme e sapori raffinati e storie affascinanti”. Il lavoro di Annanolli è stato lodato per il suo uso versatile dei materiali e la vicinanza alla natura. I tessuti riciclati sono usati come materiale di base per i dipinti che rappresentano tipicamente fiori, sculture, uccelli e flora locale. I temi chiave delle sue opere sono la superficie, la struttura e l’uso di materiali riciclati, come tovaglie, copriletti e tende.

Spazi Aperti: tutti gli artisti

24 artisti provenienti Germania, Spagna, Finlandia, Danimarca, Romania, Gran Bretagna e Commonwealth:

  1. Sonja Alhäuser – Accademia Tedesca Roma
  2. José Ramón Amondarain – Real Academia de EspagnaRoma
  3. Tero annanolli – Institutum Romanum Finlandiae
  4. Anne Louise Blicher – Accademia di Danimarca
  5. Andreea Boldojar  & Matei Stoenescu – Accademia di Romania in Roma
  6. Miruna Budișteanu – Accademia di Romania in Roma
  7. Jade Ching-yuk Ng – The British School at Rome
  8. Matei Stoean & Andreea Chirca – Accademia di Romania in Roma
  9. Lucia Ghegu – Accademia di Romania in Roma
  10. Kirtika Kain – The British School at Rome
  11. Jonathan Kim – The British School at Rome
  12. Patricia Isip – University of Art and Design Cluj-Napoca
  13. Teodora Ispas – University of Art and Design Cluj-Napoca
  14. Laerke Lauta – Accademia di Danimarca
  15. Valentin Morariu – Istituto Superiore di Comunicazione e Fotografia Integrata Roma
  16. Dan Popa – The British School at Rome
  17. Laura Popa-Florea – Accademia di Romania in Roma
  18. Karin Ruggaber – The British School at Rome
  19. Borja Santomé – Real Academia de Espagna Roma
  20. Nina Sterner – Accademia di Danimarca
  21. Birgitte Thorlacius – Accademia di Danimarca
  22. Roberta Curcă – Center of Excelency in Image StudiesBucharest)

Silvia Costantini(29 maggio 2019)

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