È iniziata il 17 ottobre la quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che fino al 27 ottobre presenterà, all’Auditorium Parco della Musica e in altri luoghi della Capitale, proiezioni, incontri, eventi, mostre, installazioni, convegni e dibattiti.Italia, Colombia, Cina, Australia, Libano, Francia, Stati Uniti, Belgio: la Festa del Cinema di Roma è uno degli eventi internazionali più importanti che ha per protagoniste le storie da tutto il mondo; nel ricchissimo programma film d’autore per tutti gli appassionati: storie di guerra, drammi familiari, ma anche commedie ironiche e delicate.
Viaggi intorno al mondo
Il viaggio è il tema principale di due film presentati al Festival: The Aeronauts di Tom Harper e Nomad: In the Footsteps of Bruce Chatwin di Werner Herzog. Il primo racconta una storia vera: quella di Amelia Wren e dell’ambizioso meterologo James Glaisher, interpretati dalle star Felicity Jones ed Eddie Redmayne, che nel 1862 partirono in mongolfiera per un viaggio incredibile con un solo obiettivo: volare più in alto di chiunque altro nella storia.
Le ferite della guerra
Il dramma della guerra, a ogni latitudine, è presente in diverse pellicole presentate alla Festa del Cinema. Tra queste, 1982 del libanese Oualid Mouaness: il film, girato tra Libano, Stati Uniti, Norvegia e Qatar, vede la partecipazione della celebre attrice e regista libanese Nadine Labaki, che nella sua carriera di regista e attrice ha più volte trattato, sia nei toni della commedia che nel dramma, la guerra civile libanese. In 1982, Mounasses racconta il paese attraverso gli occhi dell’undicenne Wissam. Quando Israele invade il Libano, già scosso dalla guerra civile, il ragazzo decide di dichiarare il suo amore alla compagna di classe Joanna. Per un sognatore come lui è difficile capire la gravità di ciò che sta per accadere, mentre i suoi maestri, divisi dalle loro idee politiche, cercano di mascherare le loro paure.438 Days di Jesper Ganslandt racconta le ferite del continente africano attraverso la storia dei due giornalisti Martin Schibbye e Johan Persson. I due colleghi mettono a rischio la propria vita quando, la sera del 28 giugno 2011, decidono di attraversare il confine tra la Somalia e l’Etiopia. Il loro obiettivo è quello di scoprire la verità sulle conseguenze che la popolazione della regione dell’Ogaden sta pagando per una ricerca, spietata, al petrolio. I due vengono catturati dall’esercito etiope e scaraventati in una realtà da incubo: nella lotta per la sopravvivenza l’amicizia diventerà la loro unica risorsa per sopravvivere.Nel film di Manno Lanssenas dal titolo On Air, il giornalista Bob Rugurika è il direttore di Radio Publique Africaine, la radio privata più famosa del Burundi. Rugurika lotta per i diritti e la libertà di espressione nel suo Paese ed è pronto a rischiare la vita per i suoi ideali. Attraverso la radio lancia una sfida al regime, diventandone il principale oppositore. Quando svela il coinvolgimento del presidente Nkurunziza nell’omicidio di tre suore italiane, finisce in prigione per un mese. Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali, il Paese si ritrova in un vortice di tensioni e Bob Rugurika sarà la voce che darà forza al popolo del Burundi.
Storie familiari transcontinentali
Elisabetta Rossi(22 ottobre 2019)
Leggi anche:
- 76 Mostra d’arte cinematografica di Venezia: donne in prima fila
- Nordic Film Fest: Iram Haq racconta il suo film
- Paul Laverty, sceneggiatore di “Yuli”: “la Cuba sconosciuta”