Le calze della Befana solidale e senza frontiere
Tra le iniziative solidali organizzate a Roma in questi giorni di vacanze natalizie una festa speciale si è svolta nei locali del Csa Brancaleone a Montesacro, il giorno dell’epifania per augurarsi “che tutti i confini si porti via”, con cibo, musica, laboratori per bambini.
“Un’occasione per stare insieme in festa” dice Roberto Viviani di Baobab Experience, organizzatore dell’iniziativa insieme al Csa Astra, Lab Puzzle-Bene comune, il cuoco e performer Donpasta. Si mangia, si cucina, si gioca, si sta insieme, italiani e stranieri.
Cibo e musica all’insegna dell’incontro e della mescolanza con musica e menù multietnico: arancine e pittule cucinate da Brigada Arancina ; maltagliati per la pasta e fagioli e altri primi, cucinati da Donpasta; arrosticini dei Guancials; il maffè, un piatto nigeriano.
Per i bambini, i laboratori con “le scopette della Befana” di Sueller, My love Dou dou, e con i disegni a cura di Maria Chiara della Scuola di Fumetto di Labpuzzle. E tante calze riempite dai volontari di Grande come una città.
Tra gli stranieri tanti giovani africani: lo studente senegalese Cheik, che sta scrivendo un libro di poesie per raccontare le storie di chi come lui è arrivato in Italia passando dalla Libia; Samuel e David, calciatori nigeriani che si sono messi a giocare al pallone con i bambini più grandi; il cuoco senegalese Ibrahim che ha cucinato il maffè per tutti; il giovane maliano Mohamed che sta frequentando la Scuola di Comics.
Luciana Scarcia(7 gennaio 2020)
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