78 Mostra d’arte cinematografica di Venezia: la carica degli italiani

Cinque i titoli italiani in Concorso nella sezione principale alla 78 Mostra d’arte cinematografica di Venezia che si apre il 1 settembre ai quali si aggiunge Di Costanzo Fuori Concorso. La Mostra che non si è mai fermata, neanche durante la pandemia, è da sempre vetrina per la stagione autunnale che segue. Contrariamente ai festival e alle sale, le produzioni in realtà sono state solo parzialmente inattive durante il lockdown dovuto al covid e quindi sono molti i film in attesa di debutto sia nelle sale che sui canali televisivi che producono film.

Sorrentino

78 Mostra d’arte cinematografica di Venezia: Concorso

Molto diversi fra loro i titoli italiani in concorso: dai pluripremiati registi come Paolo Sorrentino che arriva con un film potentemente autobiografico È stata la mano di Dio,  a  Mario Martone con Qui rido io dove la biografia è quella di Edoardo Scarpetta padre naturale di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, a Gabriele Mainetti che con Freaks Out ambientato nell’ambiente circense nella Roma del 1943 occupata dai nazisti, all’originale Michelangelo Frammartino con Il buco racconta l’avventurosa esplorazione, negli anni ’60 del ‘900, dell’ Abisso di Bifurto, una profonda grotta nel parco nazionale del Pollino e infine America latina dei fratelli  D’Innocenzo con protagonista Elio Germano, dentista di Latina, che un giorno attraverso la porta della sua cantina entra in un incubo.
Un insieme di autori rappresentanti di un cinema italiano che arriva ad essere candidato agli Oscar ma per strade che non inseguono i risultati al botteghino.

78 Mostra d’arte cinematografica di Venezia: Fuori Concorso e Orizzonti

Fuori concorso Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, con due giganti del cinema italiano: Toni Servillo e Silvio Orlando; una narrazione quasi teatrale, giocata all’interno di una prigione, prevalentemente nello spazio comune sul quale affacciano le celle.

In Orizzonti ci sarà Laura Bispuri con Paradiso del pavone, Bispuri è affezionata frequentatrice del festival di Berlino che ha presentato i suoi due film precedenti: Figlia mia nel  2018 e La vergine giurata nel  2015, e Yuri Ancarani che in  Atlantide narra una storia di formazione e di violenza tra le brume della laguna di Venezia.

Nicoletta del Pesco
(1 settembre 2021)

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