Il “Futuro”di “Arabpop”, arte e cultura araba contemporanea

“Futuro” è il titolo dell’ultimo numero della rivista semestrale “Arabpop, rivista di arti e letterature arabe contemporanee”, edita da Tamu edizioni.

Uscito ad aprile 2022, questo nuovo numero, dedicato alle arti e alle letterature contemporanee dei paesi arabi, racconta i cambiamenti culturali sorti o portati in evidenza in seguito alla cosiddetta “primavera araba”.

In piena continuità con il numero precedente, intitolato “Metamorfosi”, in libreria da settembre 2021, “Futuro”, che si avvale di un linguaggio chiaro e lineare, è in grado di incuriosire un pubblico composito, non costituto semplicemente da specialisti, cosicché il lavoro di artisti provenienti dal mondo arabo diventi patrimonio comune e non prerogativa esclusiva di esperti del settore.

“Futuro” n. 2 “Arabpop. Rivista di arti e letterature arabe contemporanee”

Contenuti da esplorare in “Futuro”: il mondo Arbpop

Racconti brevi, poesie, fumetti, estratti di saggi e di romanzi, articoli, longform, interviste in italiano, in arabo, in inglese, in francese e in tedesco, ma anche fotografie, illustrazioni editoriali, recensioni di libri, di film, di album musicali, di mostre costituiscono il tessuto di “Futuro”, che ricama una ricca testimonianza del fermento culturale arabo contemporaneo.

Filo conduttore di quest’ultima uscita è l’idea di “costruzione”: quale futuro creare attraverso la cultura?

La precarietà politica, economica, sociale in cui continuano a versare i paesi arabi costringe il mondo culturale, in tutte le sue eterogenee profilature, ad esplorare possibilità e forme che, partendo dall’analisi del presente, traccino nuove dimensioni. Intellettuali, artisti e artiste, dunque, indagano, attraverso le loro opere, orizzonti inediti e lo fanno adottando stili diversi, punti di vista a volte contrastanti a volte affini ma in ogni caso connotati da grande originalità.

Come scrive il direttore della rivista, Christian Elia, nella nota introduttiva “Pensare al futuro, pianificare e costruire, a volte anche solo immaginare un altrove, è azione di grande libertà. Necessita di forza, visione, speranza. Non è facile mai e non va data per scontata. Non esistono futuri uguali, adattabili a tutti e tutte, non esistono futuri globali. Quello che leggerete in questo numero di Arabpop è uno straordinario mosaico di immagini differenti”.

Un mosaico eterogeneo: “Arabpop”

Proprio il suo essere un variegato mosaico di contenuti fa di “Futuro” una rivista capace di dar voce ad un mondo, quello arabo, fatto di espressioni e toni disparati, spesso dimenticati a causa della narrazione univoca, viziata da esotismi e da proiezioni orientaliste, che caratterizza il dibattito italiano.

“Le forze motrici di questo progetto culturale sono il ribaltamento degli stereotipi, dei linguaggi, dei punti di vista e l’affermazione del diritto a raccontarsi” mette in evidenza Christian Elia.

Muovendosi tra “futurità queer, intelligenza artificiale, scenari distopici, speculazioni edilizie, tecno-apocalissi, scenari dark, tradizioni antiche, universi e futuri, avventure e sogni” il secondo numero di “Arbapop” è uno strumento per l’ascolto e per la ricerca, per l’incontro e per il confronto, è uno spazio in cui scoprire ricchezze di pensiero e di prassi.

 Cleofe Nisi
(10 agosto 2022)

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