Iscrizioni scuola 2023/24: le istruzioni per italiani e stranieri

iscrizioni scuola
Foto di Fabrizio Santomauro

Sono aperte fino alle ore 20:00 del 30 gennaio le iscrizioni all’anno scolastico 2023/24 per gli studenti, italiani e stranieri, al primo anno di corso della scuola dell’obbligo, cioè:

  • scuola primaria (elementari);
  • scuola secondaria di I grado (medie);
  • scuola secondaria di II grado (superiori).

Ci si può iscrivere online anche per i corsi dei Centri di Formazione Professionale delle varie regioni, tranne Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Basilicata, Abruzzo, Emilia-Romagna.

Per gli studenti delle classi successive al primo anno di corso non è necessaria l’iscrizione, perché si viene iscritti automaticamente dalla scuola che si sta frequentando.

Scuola, iscrizioni a.s. 2023/24: cosa serve

Le iscrizioni all’anno scolastico 2023/24 devono essere presentate da uno dei genitori, o da chi ha la responsabilità del minore, soltanto online sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il servizio online è totalmente gratuito, e attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Per accedere al sito serve una delle seguenti identità digitali:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • CIE (Carta di Identità Elettronica)
  • eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature)

Se non si possiede un computer o non si ha la possibilità di accedere ad internet, si può prendere contatto con la scuola e chiedere di inserire la domanda.

Iscrizioni scolastiche senza codice fiscale

Se il genitore dell’alunno non ha il codice fiscale deve:

  • andare nella prima scuola da lui scelta;
  • fare il riconoscimento in presenza;
  • iscrivere direttamente il figlio all’anno scolastico 2023/24.

❗Se il figlio non ha il Codice Fiscale il genitore può fare ugualmente l’iscrizione on line. Sul sito al momento dell’iscrizione, infatti, il genitore può creare un codice provvisorio che sarà poi sostituito con il Codice Fiscale dalla scuola dove è stato iscritto l’alunno.

Se lo studente ha il codice fiscale ma i dati non vengono accettati dal sito, il genitore può comunque continuare l’iscrizione, deve però avvertire di questo la scuola per far correggere i dati nell’Anagrafe degli Studenti.

Come inviare la domanda?

Per effettuare l’iscrizione all’anno scolastico 2023/24, il genitore dello studente deve:

  • entrare nel sito del Ministero dell’Istruzione e del Meritocompilare il modulo per l’abilitazione al servizio;
  • spuntare le condizioni generali del servizio;
  • cliccare su “Abilita il servizio” in fondo alla pagina a destra;
  • cliccare su “Nuova domanda”;
  • inserire i dati (codice fiscale, nome e cognome, data di nascita, residenza, …) del figlio  e compilare tutte le caselle;
  • selezionare “Salva e continua”.

Si può chiedere aiuto e assistenza alla compilazione cliccando sull’icona in basso a destra, scrivendo le proprie domande.

Una volta inviata la domanda non è più possibile fare modifiche, quindi si deve contattare la scuola.

Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

La scelta della scuola

Al momento dell’iscrizione sul sito del Ministero si potranno indicare fino a tre scuole diverse, in ordine della propria preferenza.

Per completare la domanda di iscrizione bisogna conoscere il codice della scuola, che si può trovare scrivendo il nome della scuola nella barra di ricerca rapida.

Ogni scuola crea una lista di iscritti in ordine di precedenza secondo regole rese pubbliche prima delle iscrizioni. Non è importante iscrivere l’alunno prima degli altri.

Cosa succede dopo l’invio della domanda?

Dopo aver compilato e inoltrato l’iscrizione all’anno scolastico 2023/24, il genitore riceve una email di conferma nella casella privata indicata al momento della registrazione.

Alla casella di posta elettronica vengono inviati anche l’esito della domanda e ogni altra comunicazione. Ogni scuola è obbligata a comunicare per iscritto il mancato accoglimento. In questo caso si passerà alle altre due scuole scelte.

❗È comunque garantita l’iscrizione dell’alunno di qualsiasi nazionalità nella scuola italiana, anche ad inizio dell’anno scolastico.

 

Fabrizio Santomauro
(16 gennaio 2023)

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