MedFilm Festival 2023: 60 film in sala fra lungometraggi e corti

La 29° edizione del MedFilm Festival, storica rassegna dedicata al cinema del Mediterraneo, è stata presentata questa mattina, 31 ottobre, al Maxxi di Via Guido Reni dalla ideatrice e direttrice del Festival Ginella Vocca assieme ai responsabili della programmazione dei lungometraggi Martina Zigiotti e dei cortometraggi Alessandro Zoppo.

Med Film Festival: conferenza stampa di presentazione

Verranno proiettati più di 60 tra lungometraggi e cortometraggi, realizzati in ben 40 Paesi diversi. Un viaggio che dal Maghreb al Mashrek, da Gibilterra ai Dardanelli, passando per i Pirenei e i Balcani, in 11 giorni racconterà le storie, le culture e le tradizioni radicate sulle sponde del Mare Nostrum, restituendoci un interessante ritratto del travagliato tempo che stiamo vivendo.
Quest’anno il Festival celebra la figura di Maria Callas, non a caso posta al centro dell’immagine ufficiale, nel centenario della nascita, immagine potente nella trasposizione realizzata dal video artista Gianluca Abbate, archetipo di un femminile non solo fortemente connesso alla creatività, ma anche metafora della nascita di Europa dalle acque del Mediterraneo.

Miguel Fernandez Palacios, Ambasciatore di Spagna a Roma, ha partecipato alla conferenza stampa, infatti il paese Ospite d’onore di questa 29° edizione è la Spagna, paese omaggiato attraverso un’articolata panoramica sul multiforme mosaico culturale e linguistico che lo contraddistingue. Madrina d’eccezione della manifestazione sarà l’artista Angela Molina, icona del cinema spagnolo ed europeo che riceverà un premio alla carriera. Oltre ad una serie di appuntamenti che si snoderanno in vari luoghi della città, al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, al Cinema Savoy, al Museo MACRO, al Teatro Palladium, nelle Biblioteche di Roma e dell’Università La Sapienza, il Festival sarà diffuso anche online, grazie alla collaborazione con MYmovies ONE, sulla cui piattaforma online sarà possibile visionare una selezione dei titoli in programma.

MedFilm Festival 2023: le diverse sezioni

Il fil rouge del Festival può essere rintracciato nel dilemma tutto contemporaneo tra il ripiegamento sulla sfera personale e l’apertura alla dimensione collettiva, al quale cercano risposta anzitutto gli otto film del Concorso ufficiale – Premio Amore e Psiche, ma anche i cortometraggi del Concorso Internazionale – Premio Methexis e Cervantes Roma, 16 titoli che rappresentano 16 Paesi, per una serie di anteprime assolute in Italia.
Interessanti e ricche le Sezioni Fuori Concorso, anzitutto Atlante che presenta 9 nove opere di maestri del cinema e di giovani autori e autrici che raccontano tutta la ricchezza e la diversità culturale che caratterizzano la regione mediterranea. Poi Perle, faro che da anni illumina la scena indipendente italiana e che quest’anno presenta tre film tutti in qualche modo legati al mare.
Iberiana, omaggio al cinema spagnolo, che permette di immergersi nelle tante anime, temi e stili che caratterizzano il panorama iberico contemporaneo, tramite la proiezione di 4 film e 5 cortometraggi.
In ultimo, pienamente rappresentative dello spirito del MedFilm Festival, vanno menzionate le storiche sezioni Voci dal carcere e Sguardi dal futuro, che propongono cortometraggi realizzati da e con detenuti e detenute di alcune carceri italiane e i lavori di diploma di 11 studenti e studentesse delle scuole italiane e internazionali di cinema.

Med Film Festival: la Giuria Piuculture

Come ogni anno, il MedFilm Festival prevede molti premi e altrettante giurie: anzitutto la Giuria del Concorso ufficiale – Premio Amore e Psiche che assegnerà tre premi; la Giuria del Premio Pedicini – Migliore opera prima e seconda; la Giuria del Concorso Internazionale Cortometraggi – Premi Methexis e Cervantes; la Giuria MedFilm Works in Progress – OIM Prize e Stadion Video Prize; la Giuria WWF MedFilm Award; due giurie universitarie composte da più di 70 studenti. Inoltre, per l’undicesimo anno consecutivo, Piuculture collabora con il MedFilm Festival attraverso la Giuria Piuculture, composta da sei cittadini di origine straniera residenti in Italia, che voteranno il miglior film tra gli otto in concorso.

Quest’anno la Giuria Piuculture sarà così composta:

  • Shiva Boroumand è nata in una città del deserto al confine meridionale dell’Iran, con orgoglio, si considera una viaggiatrice, una migrante. Per anni ha lavorato nel campo del turismo sostenibile, eco-friendly e ha sempre dato grande importanza alla comunità locale. Vive in Italia da tre anni e di recente ha intrapreso un corso di documentaristica, lavorando contemporaneamente su un cortometraggio.
  • Mihaela Mitrut, nata in Romania, vive a Roma da diversi anni. Presidente della Blue World International Academy, mediatrice interculturale e organizzatrice di eventi. Lavora nel campo della formazione e della progettazione ed è la corrispondente di Cinepress Roma.
  • Djafarou Zakaria Alidou è arrivato in Italia nel 2016 dal Benin dopo un viaggio attraverso il deserto, pieno di insidie e violenze, all’età di 16 anni. Dalla Sicilia è stato portato in provincia di Latina e ha frequentato la scuola alberghiera, diplomandosi con il massimo dei voti. Oggi lavora presso un Internet Point dove è attivo anche uno sportello di supporto ai migranti.
  • Indri Shiroka è nato in Albania ed è arrivato in Italia all’età di 9 anni. Si è diplomato in arte drammatica al Teatro Azione. Figlio e nipote d’arte, ha ottenuto ruoli al Cinema a Teatro ed è stato premiato come miglior attore esordiente al Korça Comedy Festival 2019.
  • Iryna Zarichniuk è arrivata in Italia nel 2009 dall’Ucraina e dopo un paio di settimane ha iniziato a lavorare come insegnante di storia e legge e come volontaria alla scuola ucraina Prestigio di Roma. In seguito all’invasione da parte della Russia e allo scoppio della guerra gli operatori della scuola hanno attivato numerose iniziative a favore dei profughi ucraini alle quali Iryna ha dato il suo contributo.
  • Daniela Ionita è presidente e portavoce dell’associazione Italiani Senza Cittadinanza, della quale fa parte da 3 anni impegnandosi nella promozione e nella tutela dei diritti dei figli di immigrati nati o cresciuti in Italia. Lei stessa è arrivata in Italia dalla Romania a 7 anni ed ha vissuto da allora senza cittadinanza, ottenendola solo di recente. Daniela è un’operatrice umanitaria che opera sul campo per la tutela dei rifugiati e profughi in situazioni di emergenza. È studentessa di Cooperazione Internazionale e Sviluppo.

Elena Laurenti
(31 ottobre 2023)

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