“Conservare la memoria, tramandarla, non in maniera meccanica con una pagina sui libri di storia, con qualche racconto una volta l’anno. Conservarla in maniera palpitante, viva, è una cosa difficilissima, vale per la resistenza come vale per la Shoah.
Sono cose che inevitabilmente con il passare dei decenni tendono a diventare storia, nel senso gelido della parola. Ovvero storia consegnata agli atti, non della memoria ma dei documenti, dei libri.”
Sono state queste le parole dello scrittore e giornalista Corrado Augias riguardo al neofascismo ed all’importanza di ricordare il ruolo della resistenza, in occasione della presentazione del programma della Festa della Resistenza 2025 che si svolgerà a Roma dal 23 al 25 aprile Roma a 80 anni dalla liberazione dal nazi-fascismo.
Tre giorni di festa in cui attraverso conferenze, lectio, letture, ma anche attraverso concerti e standup commedy, si rifletterà sull’importanza del contributo della resistenza partigiana nella liberazione d’Italia dal regime nazi-fascista.
“C’è anche un fascismo con il quale si può discutere, perchè si intrecciano ragioni biografiche, di età, lo dico io che sono vecchio e che parlo con altri vecchi, e loro hanno avuto una biografia diversa dalla mia, esempi diversi al quale guardare, e li si può discutere, diciamo ad armi pari.
Poi invece c’è un fascismo miserabile, un fascismo che bada alle piccole vendette, alle piccole cose, anche sulle spoglie di un morto.
Ecco questo è intollerabile, questo dà la misura dell’avversario con il quale abbiamo a che fare, il che ci deve dare da una parte convinzione, forza, e dall’altra anche consapevolezza che li la lotta non è ad armi pari, li la lotta implicherebbe, qualora fosse possibile, un certo valore pedagogico.
Io vorrei avere qui accanto quella sindaca che ha fatto abbattere con una ruspa un cippo legato alla memoria di un partigiano morto per la libertà, per dirle “signora sindaca, perchè lei ha fatto questa cosa?” Mi interesserebbero umanamente, le ragioni di quel gesto incomprensibile.
Questi sono mondi che difficilmente si riesce a capire.”
Al tavolo della sala delle bandiere, luogo dove si è tenuta la conferenza stampa che ha presentato il ricco programma della Festa della Resistenza 2025, oltre allo scrittore, erano presenti anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e le alte cariche del comune della Capitale.
Augias a riguardo continua: “Sono rimasto stupito dalla ricchezza del programma di quest’anno. L’ho interpretato come un buon segno, perchè 80 anni sono una cifra importante in cui cambiano molte cose.
Ma anche come un cattivo segno, perchè proprio questa ricchezza di partecipazione, fa capire che sentiamo tutti, la necessità di farlo.
Sono contento di essere nel numero perchè anche io sento con profonda inquietudine quello che sta accadendo.”
Festa della Liberazione: scopri il programma
Molti gli ospiti che si alterneranno per intrattenere nelle tre piazze del quartiere San Lorenzo scelte per l’occasione: Luigi Manconi, Lillo, Ligabue, lo stesso Augias, Erri De Luca ed altri ancora.
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Sul tema dell’immigrazione interverranno Alessandro Portelli ed Igiaba Scengo, che alle ore 16 di sabato 26 aprile in piazza dell’Immacolata terranno l’evento “colonialismo”: un opportunità per fare chiarezza sulla brutalità di questa pagina drammatica della nostra storia, che sempre più spesso tendiamo a minimizzare. “poche affermazioni sono più false di italiani brava gente” ci tiene a ricordare Il sindaco Roberto Gualtieri, in una riflessione sulle linee guida che venivano date ai soldati che partivano per le colonie.
“Scurati nel suo libro ricorda un documento di Mussolini in cui diceva alla popolazione di dimenticarsi di essere bravi padri di famiglia; dovete uccidere, stuprare. Dovete dimenticare quello che siete qui quando andate. Questa era la linea che veniva data” conclude il Primo Cittadino della Capitale.
Lorenzo Pugliese
(23 Aprile 2025)
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